Maurizio Ficeli

Termina con il risultato di parità (1-1) la sfida all’Arena fra Pisa e Como. Un risultato che mette un freno all’emorragia delle ultime due sconfitte, quella interna con il Lecco e quella subita a Venezia. Il Pisa si porta al 14° posto a 13 punti. Un “brodino” che indubbiamente fa da corroborante, anche se manca ancora quel colpo di reni che permetta alla squadra di ingranare la quarta e marciare spedita verso obiettivi importanti. Comunque, un punto da incartare e portare a casa, anzi, avessimo pareggiato altre partite che abbiamo perso nella fasi finali, a quest’ora saremmo a commentare un’altra posizione in classifica. Il Pisa va subito sotto al 12′ con una rete dei lariani segnata da Patrik Cutrone. Popolone nerazzurro nel dramma con lo spettro di un’altra sconfitta. Nella ripresa si è vista un’altra squadra, più decisa e reattiva, che ha acciuffato al 46′ il pareggio con Mattia Valoti.

SCHIACCIA A BRIGLIA SCIOLTA

NICOLAS – Sul gol dei lariani non ha colpe, poi sono da sottolineare due preziosi interventi che evitano alla squadra nerazzurra di subire il secondo gol, e viene anche salvato dalla traversa. La sua esperienza e bravura dà grande sicurezza a tutta la squadra.

ESTEVES – Passa un ‘ottima palla a Valoti, oltre a darsi tanto da fare per cercare di raddrizzare la situazione di svantaggio per il Pisa. Una buona prova. BARBIERI (dal 77’): Troppo poco in campo per giudicare la sua prestazione, anche se ci mette buona volontà e impegno.

CANESTRELLI – Principalmente impegnato nel controllare il comasco Gabrielloni, cerca altresì di chiudere su Cutrone, ma quest’ultima responsabilità non è sua. Comunque tanto impegno e determinazione.

LEVERBE – Prova a spingersi anche in avanti in qualche occasione, specie nella ripresa, ma a livello difensivo ha qualche difficoltà nel trasmettere sicurezza alla retroguardia. Perlomeno, stavolta, non ha subito alcuna ammonizione, però ci aspettiamo un Leverbe più tonico, visto che ha le capacità per dare di più.

BERUATTO – È andato bene, il ruolo di terzino sinistro gli si addice e si trova a meraviglia, riuscendo, altresì, a spingersi in avanti. Prova ok.

MARIN – Riesce ad avere la meglio sulla maggior parte dei duelli a centrocampo, una prestazione da vero leader.
PICCININI (dal 63′) – Altra buona prova, con tanta volontà e determinazione negli inserimenti.

VELOSO – Cerca di verticalizzare per dare vivacità alle azioni, però il ritmo di gioco è un po’ debole, specie nei calci piazzati, poi subisce anche una ammonizione e viene sostituito nella ripresa. Peccato, perché la classe e la qualità di questo giocatore sono indiscusse. BARBERIS (dal 46′)- Entra nella ripresa dando brio e vivacità specie nella zona mediana del campo, una prova superlativa.

LISANDRU TRAMONI – Ha il merito di avere dato il la all’azione con cui il Pisa ha raggiunto il pareggio, del resto nel secondo tempo è evidente la sua crescita dopo un primo tempo un po’ soft. VIGNATO (dal 77′)-Gioca il suo onesto spezzone di gara, senza azioni di particolare rilievo.

VALOTI – A mio avviso sicuramente il migliore, anche in questa gara si è riconfermato, è uno che cerca la porta, il bersaglio, il momento giusto per incidere. E viene premiato ad inizio ripresa segnando la rete del pareggio, ma non solo, va vicino un paio di volte a segnare il secondo gol. Una prova da applausi. NAGY (dal 91′): Troppo poco in campo per dare un giudizio.

MLAKAR – È stato impiegato come attaccante esterno ed effettivamente si è visto un certo miglioramento, infatti ha messo lo zampino sulla palla che ha dato il pareggio ai nerazzurri. Speriamo che sia sulla strada giusta per sbloccarsi a livello di segnature.

MOREO – Tanto impegno, tanta determinazione, che purtroppo non riesce a finalizzare, pur trovandosi al centro dell’attacco. È un giocatore di cui ho stima e fiducia e a cui auguro di sbloccarsi presto e di raccogliere i frutti del suo grandissimo impegno.

ALL. AQUILANI – Ci sono stati dei progressi rispetto alla due gare precedenti, anche se nel primo tempo si è visto un Pisa in difficoltà, mentre nella ripresa la squadra è stata più reattiva. L’entrata in campo di Andrea Barberis ha dato brio alla mediana. Questo pareggio è sicuramente un risultato utile anche se ci attendiamo ulteriori miglioramenti perché la squadra ha le potenzialità per dare di più. Fiducia, calma e gesso, cercando di ingranare la quarta il prima possibile.

L’EX DI TURNO, FEDERICO BARBA – Tiene lontano dalla propria area di rigore, ogni possibile insidia, con grande padronanza e determinazione. Una buona gara contro la sua ex squadra.

TIFOSI – 6.324 gli spettatori paganti presenti in questa gara, dei quali poco meno di un centinaio da Como, piazzati in curva Sud. Scambio di cori e sfottò iniziali fra due tifoserie che non si sono mai amate dalla notte dei tempi, poi i gruppi della Nord hanno pensato a sostenere i propri colori, spronando i ragazzi a tirare fuori gli attributi, dopo essere stati in silenzio nei minuti iniziali della gara. Riguardo alla Gradinata, che aveva avuto dei problemi per la caduta di alcuni calcinacci, è stata agibile solo nelle prime sei file ed esclusivamente per gli abbonati.

A tal proposito la Curva Nord ha polemicamente esposto uno striscione che recitava: STADIO FATISCENTE €. 40 IN TRIBUNA O NIENTE” (foto in alto). Prima del fischio d’avvio della gara è stato osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime dell’alluvione che ha colpito molte zone della Toscana.

 

La Curva Nord, come detto prima, è rimasta in silenzio per un quarto d’ora ad inizio gara, poi al gol del Como ha perso un po’ la pazienza ed oltre allo striscione sulle condizioni dello stadio, ne ha tirato fuori un altro rivolto alla squadra “FUORI LE PALLE!”, seguito dai cori “meritiamo di più” e “noi vogliamo gente che lotta!”.

Poi al 35′ altro striscione della Curva Nord Maurizio Alberti in memoria di Romeo Anconetani a 24 anni dalla scomparsa “ROMEO ANCONETANI 3/ 11/99.-3/11/2023.

Durante l’intervallo altro striscione dedicato alle vittime dell’alluvione in Toscana” VICINI ALLE POPOLAZIONI TOSCANE” (foto sotto)

e per ultimo quello in ricordo di un ultras del Perugia, tifoseria ormai notoriamente amica di quella Pisana “DA 15 ANNI SEMPRE SKRONDO “.

Al fischio finale i gruppi della Nord hanno salutato la squadra con il coro “NOI VOGLIAMO GENTE CHE LOTTA!”. Possiamo dire che nel secondo tempo la squadra ha lottato. Ora però bisogna continuare.

Maurizio Ficeli

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