Ilaria Clara Urciuoli – 

Dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita: questo il senso della nuova uscita delle Cappelle Medicee, un’uscita d’autore progettata dallo Studio di architettura Zermani e associati. Un muro in travertino di Rapolano accompagna il visitatore che dal basso dei luoghi in cui si onora il potere (quello supremo della morte ma anche quello della memoria e di due famiglie che hanno fatto grande Firenze e il Granducato di Toscana) risale alla città nel vivo quartiere fiorentino di San Lorenzo; un muro che si nota con una sua identità moderna ed essenziale ma non stona, accordandosi con le tinte cromatiche della parete laterale della Sagrestia nuova.

L’uscita, che si trova su via Canto dei Nelli, si compone di soli due elementi: da un lato il già citato muro che costeggia la scalinata che porta all’esterno e ne sostiene la copertura, dall’altro la seduta realizzata nella stessa pietra e con analoga essenzialità delle forme. I due corpi, due parallelepipedi, evocano un sarcofago aperto a ricordare il mistero della resurrezione di Cristo.

Il nuovo assetto giunge al termine di un processo avviato nel maggio 2010 con lo scavo durato ben sette anni ad opera della Soprintendenza per i Beni Architettonici e paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici che ha portato al ritrovamento dell’antica cinta muraria del 1172-1175, i cui resti (20 metri di lunghezza per circa 3 di altezza) sono ora parzialmente visibili nell’area del nuovo bookshop, area dalla quale si accede anche ai nuovi servizi igienici.

Nel 2017 viene bandito il concorso internazionale per il quale, nel luglio successivo, è proclamato vincitore lo Studio Zermani. Il lavoro per la realizzazione della nuova uscita e per la messa in sicurezza, il restauro e la nuova segnaletica è stato impegnativo anche a causa della presenza in alcune fasi di ben tre cantieri in contemporanea e dello sforzo di mantenere la struttura aperta ai turisti. Il costo complessivo ammonta a 2.600.000 euro, suddivisi tra fondi propri e finanziamenti straordinari del Ministero della Cultura.. I lavori hanno interessato anche la Cripta Lorenese, costruita dall’architetto Emilio De Fabris per gli eredi dei granduchi Asburgo–Lorena nel 1873 e chiusa al pubblico da vari decenni, che nell’occasione è stata liberata e restaurata interamente.

L’inaugurazione cade a ridosso del fine mandato di Paola D’Agostino a direttrice dei Musei del Bargello (sotto i quali rientra anche il Museo delle Cappelle Medicee) che si dice contenta di consegnare il museo con un bilancio in attivo e con i progetti da lei avviati giunti a conclusione. Nell’occasione si dà annuncio della prossima apertura (prevista per novembre) della Stanza segreta di Michelangelo, che contiene i disegni a carboncino realizzati sulle pareti dal maestro. La stanza, mai aperta al pubblico, sarà visitabile da gruppi contingentati.

Ilaria Clara Urciuoli

Autore

Scrivi un commento