Paolo Lazzari

La Fiorentina che espugna senza patemi il campo della Cremonese e infila la terza vittoria consecutiva in campionato (dopo Verona e Milan) – quarta, se si considera la coppa – è la rappresentazione più fulgida di una squadra ritrovata. Pareva irrimediabilmente compromessa, la stagione gigliata. Ora che si approssima la primavera, invece, sembra sbocciare anche un nuovo tempo calcistico per i ragazzi di Italiano. Molto di quel che è cambiato nel racconto di un campionato fino a qui intermittente ha a che vedere, inevitabilmente, con la ritrovata verve dei centravanti. Arthur Cabral, in particolare, sembra finalmente sbrinato dal lungo gelo offensivo che ne aveva appannato pensieri e movenze: anche ieri in gol e sono sei in stagione, da sommarsi a quelli in coppa. Quando lui segna – o quando con meno costanza lo fa Jovic – guarda caso la viola la porta a casa.

No, in effetti non è per nulla una coincidenza. Il gruppo riesce finalmente a mettere a reddito un capitale di gioco che restava altrimenti impantanato a ridosso della trequarti e finiva per tradursi in asfittico esercizio di stile. Anche a Cremona è emerso un tratto evidente del rinnovato manifesto viola: si tira meno, ma si tira meglio. Prima ancora, si costruisce un più contenuto numero di trame offensive, ma più affilate. Scusate se è poco.
A questo deve unirsi la forma eccellente sfoggiata da alcuni singoli, particolare che finisce per esaltare l’afflato collettivo. Domenica Mandragora ha fatto un partitone, tra interdizione, impostazione, visione dello specchio. E non è la prima volta. Dietro si conferma la scintillante forma di Dodò, un treno che pare finalmente partito. Eppoi Milenkovic, tornato a comandare senza indugio il reparto.
Che poi, quando possiedi idee lucide, spirito di squadra ed un paio di elementi che spiccano per ogni zona, il successo diventa una conseguenza quasi inevitabile. Accanto a questo, si scorge oggi una squadra più matura, più capace di leggere le pieghe di ogni partita senza disunirsi, più pronta per vivere ogni contesa con la giusta dose di concentrazione, senza farsi distrarre dal pensiero di quel che verrà.
Quando sta per scoccare la primavera, la Fiorentina è ancora in lizza su tre differenti fronti. Da malandata a ritrovata, il passo è breve. Bentornata Fiorentina, o almeno si spera.

 

Foto e video: Acf Fiorentina (Facebook)

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