Giuseppe Capuano

L’evento dell’anno per amanti del fumetto, dei giochi, dei videogames, cosplayer vari e chi più ne ha più ne metta è iniziato. Quello che colpisce, ormai da anni, è la fusione dei prodotti media che fanno parte del programma della manifestazione. C’è di tutto e in grande abbondanza: comics, games, videogames, teatro, cinema, musica, letteratura. Prima o poi bisognerà cambiargli nome, sperando che non cambi nulla della giocosa atmosfera, come nel Gattopardo. Ma restiamo nel presente.

Festival come ai vecchi tempi, che poi sono solo quelli di due anni fa. Tanti stand nelle piazze, mostre a gogò, presentazioni di anteprime, cosplayer in posa per la gioia dei fotografi, ristoranti e bar stracolmi, negozi con vetrine accattivanti, squadre di giovani stewart che ti guidano e ti accolgono. Tutto si muove all’unisono, secondo una nascosta e perfetta regia, la sensazione è quella di far parte di un unico organismo vivente dalle molteplici forme.

Da appassionato lettore delle serie Bonelli mi fiondo nella chiesetta dell’Agorà per la presentazione dell’evento cinematografico dell’anno: la prima mondiale di Dampyr, opera prima di Riccardo Chemello co-prodotta con Eagle Pictures e Brandon Box. Girato in lingua inglese e con un budget di oltre 15 milioni di dollari, il film è tratto dalla saga di fumetti horror omonima inaugurata nel 2000. Protagonista è Harlan Draka, giovane ribelle che scopre di essere un dampyr (figlio di un vampiro e di un’umana) il cui sangue è mortale per una razza di super vampiri chiamati Maestri della notte. In attesa della prima serale c’è la tavola rotonda con i creatori, in primis Mauro Boselli, l’inventore del personaggio. Miei pochi lettori, non vi fate sfuggire questo film che a giorni uscirà in tutte le sale d’Italia. È sempre difficile trasformare un fumetto in un film (Tex ne sa qualcosa), ma sono pronto a scommettere che questa volta ci siamo, del resto Dampyr ha un respiro cinematografico già dal primo numero. Non ci tradirà, gli effetti speciali, al contrario di quello che accade nelle trasposizioni cinematografiche dei supereroi, sono pochi (parola di autore) e ininfluenti nella fedeltà al “realismo” del fumetto.

Già che ci siamo parliamo anche della seconda iniziativa della Bonelli Entertainment: si tratta della serie animata Dragonero, che sarà trasmessa prossimamente sui canali Rai. I Paladini, una co-produzione internazionale con Rai Kids, PowerKids e NexusTV. I primi quattro episodi trasmessi in anteprima il 29 ottobre al Teatro del Giglio di Lucca. Serie animata, il target è adolescenziale, è tratta dagli omonimi fumetti creati da Luca Enoch e Stefano Vietti, incentrata sulle avventure di Ian Aranill, erede di una casata di cacciatori di draghi che acquisisce poteri straordinari dopo aver bevuto accidentalmente proprio del sangue di drago e che, da adulto, prenderà il nome di Dragonero appunto.

Il pensiero del sangue di drago mi fa venir voglia di un bel bicchiere di vino rosso, così inforco il mio cavallo, pardon la mia moto, e torno a casa per l’aperitivo. In attesa del solito composto delirio del sabato di Lucca Comics. Cosplayer di tutto il mondo unitevi a Lucca!

Giuseppe Capuano

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