Inizia venerdì 10 giugno la nuova edizione del Calcio Storico fiorentino. Una tradizione che vive da 500 anni e rappresenta la formula antenata del calcio odierno. Si sfideranno, nella prima partita, gli Azzurri di Santa Croce contro i Bianchi di Santo Spirito, poi toccherà l’11 giugno ai Rossi di Santa Maria Novella contro i Verdi di San Giovanni ed infine, la sfida finale, il 24 giugno, giorno di San Giovanni, patrono della città di Firenze, con i fuochi d’artificio serali per concludere una giornata ricca di emozioni.

Il Calcio in Costume (così chiamato proprio perché i giocatori indossano abiti tipici dell’epoca) viene giocato con il classico pallone che poi è divenuto il padre del calcio moderno ma, sotto molti aspetti, somiglia di più al gioco del rugby. Le squadre sono quattro ed appartengono ai quattro quartieri simbolo di Firenze: Rossi (Santa Maria novella), Azzurri (Santa Croce), Bianchi (Santo Spirito) e Verdi (San Giovanni). Scenario della battaglia è la Piazza di Santa Croce che è sempre stata il luogo in cui la gara è stata disputata: l’allestimento non viene cambiato da oltre 500 anni. Tutto rimane immobile come il tempo che fu.

I CALCIANTI, GLADIATORI CRUENTI

Le prime regole del gioco furono proprio stilate nel 1580 ed allora potevano giocare solo gli aristocratici. I 27 giocatori possono usare sia mani che piedi e l’obiettivo è condurre la palla in fondo al campo avversario e fare “caccia“, ovvero infilare la sfera nella rete che si estende nella parte finale del terreno di gioco. Ogni partita dura 60 minuti e vince, ovviamente, chi acquisisce più punti. Il premio finale è una vitella di razza chianina.

I calcianti (guai a chiamarli calciatori) sono considerati delle vere e proprie celebrità all’interno della città e molti di loro vengono usati come testimonial nell’ambito della moda e del cinema. È un trionfo di mascolinità: i giocatori vengono definiti i nuovi “gladiatori” proprio per le loro gesta ed i loro fisici prorompenti. All’interno del campo da gioco nessuno si risparmia: il Calcio Storico è molto sentito nella città di Firenze e coloro che vengono scelti come giocatori si sentono invasi da un grande onore, accompagnato da un forte spirito di appartenenza ai propri rioni. Le partite sono spesso finite sotto accusa per i gravi scontri tra i giocatori, che spesso vengono portati fuori dal campo in barella.

La leggenda vuole che il 17 febbraio del 1530 la città fu assediata dalle truppe imperiali di Carlo V ma i fiorentini non si curarono di ciò ed iniziarono a disputare la partita in Piazza Santa Croce senza alcun indugio.

Barbara Cialdi

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