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Gara tpl, i dubbi di Mobit e il duro scontro politico

- Economia
7 Luglio 2020

Continuano i veleni e le polemiche sul trasporto pubblico locale della Toscana. Mobit e le consorziate Cap e Copi diffidano la Regione Toscana affinché non compia nuovi atti relativi all’esecuzione del decreto di aggiudicazione a Autolinee Toscane (gruppo Ratp) della gara per il tpl su gomma regionale. Al contempo danno mandato ai propri avvocati di presentare esposti alla procura della Republica e a quella presso la Corte dei conti “per reagire a nuovi ed ennesimi atti adottati in favore di Autolinee Toscane/Ratp, tali da aumentare considerevolmente il prezzo di aggiudicazione, con aggravio di almeno 100 milioni per l’erario pubblico e in contrasto con le norme di gara”. In una nota le società, con riferimento agli atti dell’inchiesta sulla gara depositati dalla procura, esprimono “grande sconcerto e indignazione” nell’apprendere “che, fino dall’anno 2011, si era formato un accordo segreto ed occulto, diretto a far partecipare Autolinee Toscane/Ratp alla gara che stava per aprirsi e altresì diretto, con la vittoria di questa, a estromettere dal mercato le società pubbliche di trasporto locale oggi riunite in Mobit”.

Regione Toscana reagisce presentando un esposto presso la procura della Repubblica di Firenze “in considerazione dell’atteggiamento gravemente diffamatorio ed alla luce delle illazioni e del clima intimidatorio che il consorzio sta creando e diffondendo con il chiaro obiettivo di impedire l’attuazione delle sentenze del Consiglio di Stato in relazione alla gara regionale per l’individuazione del gestore del servizio di trasporto pubblico su gomma. La Regione si riserva inoltre – si legge in una nota – di adottare ogni ulteriore misura necessaria per garantire la tutela dell’interesse pubblico, traducibile nell’interesse dei cittadini ad avere nei tempi più brevi possibili l’attuazione di quanto previsto dal bando di gara in termini di qualità del servizio”.

Forza Italia: “Fa bene Mobit a sollevare dubbi”

“L’esistenza di un ‘accordo segreto e occulto’: è questa l’accusa che Mobit muove alla Regione Toscana per la gara del trasporto pubblico locale. Parole durissime da parte dell’azienda – dichiarano Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia e Jacopo Cellai capogruppo azzurro a Palazzo Vecchio – che però anche a nostro giudizio sembrano cogliere un aspetto reale della vicenda: la troppa opacità, come sempre Forza Italia ha denunciato, nell’assegnazione di un servizio essenziale per i cittadini toscani. Ci stupisce invece, ancora una volta, il comportamento della Regione Toscana che anziché provvedere prontamente ad annullare la gara in autotutela, considerato che ci sono i presupposti per farlo, perda tempo con esposti nel vano tentativo di tappare la bocca a chi, come giusto che sia, chiede verità e giustizia. In questo momento e soprattutto in questa vicenda Rossi dovrebbe avere il buongusto di tacere visti anche i crescenti elementi, non le illazioni come accusa la Regione, che stanno portando alla luce un vulnus palese nell’assegnazione del servizio”.

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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