La corsa dei due mari aveva iniziato ieri (lunedì 6 marzo)  il solito, annuale tragitto partendo dalla nostra regione in terra versiliese, e gli organizzatori hanno pensato di ritardare l’uscita dalla terra degli antichi etruschi programmando una seconda frazione che da Camaiore, attraverso le province lucchesi, pisane e livornesi ha fatto approdare i ciclisti alle rive grossetane di Follonica. Praticamente la classica tappa per velocisti presenti a questo giro con alcuni dei migliori in circolazione.

Le uniche asperità sono state rappresentate dalla iniziale breve salita di Montemagno,  con successiva discesa a Massarosa per 85 km pianeggianti fino all’unico GPM di  Castellina Marittima (12.3 km al 2.9%) e a seguire una lunga discesa. Dopo circa 20 km facili il percorso è salito leggermente fino al traguardo volante di Canneto (km 156) con successiva discesa e percorso tranquillo fino al circuito finale della cittadina grossetana di 22 km percorso due volte. Unica piccola fonte di preoccupazione l’ha rappresentata il breve strappo dell’Impostino (1,3 km al 6%) che nel secondo giro è stato affrontato a 10 km dall’arrivo, ma non ha influito in alcun modo sull’esito finale.

Nel corso dei 210 chilometri complessivi della giornata si sono fatti notare quattro coraggiosi interpreti in fuga fino a 66 km dall’arrivo: Mirco Maestri (EOLO-Kometa), Stefano Gandin (Team Corratec), Alessandro Iacchi (Team Corratec) e Roland Thalmann (Tudor Pro Cycling Team). In quel punto si è staccato Thalmann, mentre i tre sono stati ripresi dal gruppo a quasi 20 km dalla fettuccia d’arrivo dai gregari intenti a preparare lo sprint finale per i loro uomini veloci nel vialone finale. Da segnalare che gli ultimi dieci, rapidi chilometri, sono stati percorsi dai ciclisti alla media di 55,400 km/h.

Sul rettilineo è partito forte Fernando Gaviria (Movistar), l’unico colombiano che si smarrisce sulle salite per esaltarsi negli sprint affollati, tentando di cogliere di sorpresa gli avversari, ma è stato rimontato dall’olandese Fabio Jakobsen, campione d’ Europa in carica, che ha bruciato di un soffio il solito esplosivo belga, stavolta interpretato dal buon Jasper Philipsen. Per l’orange si è trattato della 40^ vittoria in carriera (la seconda stagionale). Il primo degli italiani è stato il campione olimpico su pista Simone Consonni piazzatosi all’ottavo posto.

L’arrivo in gruppo ha cristallizato la classifica che vede quindi in testa sempre il nostro recordman dell’ora in carica Filippo Ganna davanti agli altri con i medesimi distacchi del giorno precedente..

Domani (mercoledì 8 marzo) la terza tappa porterà i ciclisti in terra umbra nella Follonica-Foligno di 216 chilometri.

Ordine d’arrivo

1. Fabio Jakobsen (Ola, Soudal-Quick Step) in 5.06’33”
2. Jasper Philipsen (Bel, Alpecin)
3. Fernando Gaviria (Movistar)
4. Biniam Girmay (Eri, Intermarchè)
5. Juan Sebastian Molano (Col, Uae Team Emirates)

Classifica

  1. Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) in 5.19’01.
  2. Lennard Kamna (Ger, Bora) a 28”
  3. Magnus Sheffield (Usa, Ineos Grenadiers) a 31”
  4. Brandon McNulty (Usa, Uae Team Emirates) a 34”
  5. Thymen Arensman (Ola, Ineos Grenadiers) a 39”

Un saluto a questi formidabili corridori prof che lasciano le nostre terre, arrivederci al prossimo anno.

   Guido Martinelli

Foto: Tirreno-Adriatica (Facebook)

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