Come preannunciato da Elena Marchetti nel suo stand c’era un’autrice pisana con alcune importanti situazioni editoriali alle spalle e un buon seguito di fedeli lettori nonché  una sua credibilità, ovvero Laura Nuti, che invito a presentarsi

“Sono un’insegnante di lettere, per vocazione e scelta, ora in pensione. Ho svolto questo lavoro per tantissimi anni a scuola e in un istituto di ricerca scolastica a Firenze. È proprio questa professione che mi ha portato a coltivare il mio amore per la lettura e per la scrittura”.

Quanti libri ha scritto?

“Quando insegnavo ho scritto diversi testi di narrativa per la casa editrice Loescher, nel periodo in cui nelle scuole c’era ancora quella bellissima abitudine dii far acquistare nelle classi un libro di narrativa. Ogni classe aveva un libro di narrativa che leggeva durante tutto l’anno. Alcuni di questi libri sono: ”Il carro del sole”, “Le peripezie dell’asino Lucio”, “Il mondo degli dei e degli eroi”. Sono tutti libri tratti da testi classici come “La metamorfosi di Ovidio”, “La metamorfosi” di Apuleio, o da romanzi medievali dei vari stati europei. Ho scritto pure un dizionario mitologico destinato alla Scuola Superiore. Il mio rapporto con la Loescher, che è sempre stato ottimo, si è interrotto quando nelle scuole non c’è più stata la possibilità di lavorare con questo testo narrativo unico ed è sparita la domanda di simili testi”.

Vuol dire che ha fermato tutta la sua produzione?

“Quando lavoravo a Firenze nella sede regionale dell’Indire (Istituto Nazionale di Documentazione e Ricerca Educativa) mi sono fermata. D’altronde l’Istituto, come altri che servivano alla formazione degli insegnanti è stato chiuso perché c’è stata la serrata della scuola, e quindi sono tornata a scuola”.

Lei è una docente di scuola media inferiore o superiore?

“Inferiore. In questo Istituto di ricerca svolgevamo, come dicevo, iniziative di formazione per insegnanti, dirigenti scolastici, valutazione delle scuole. Portavamo avanti tanti progetti per cui era un lavoro a tempo pieno che non mi permetteva di avere tempo libero per scrivere. Poi, una volta tornata a scuola, ho avuto indietro di nuovo un po’ di tempo libero e ho conosciuto Elena Marchetti. È stato un incontro molto fortunato perché siamo diventate grandi amiche, e con lei ho scritto il mio primo libro della seconda parte della mia vita editoriale che è “Storia di Stelle”. Anche questo è un libro di mitologia che racconta, per ogni segno zodiacale, la storia mitologica legata a quel segno. Poi ho scritto “Come le ciliegie”, un altro libro di mitologia sulle storie meno conosciute legate agli eroi secondari dei libri omerici. In seguito ho mandato alle stampe, sempre della Marchetti, una storia vera di tre conigli piovuti nel mio giardino senza che lo volessi”.

Che si chiama?

“I Pippidi, perché il primo ad arrivare fu chiamato Pippo, poi è arrivata la moglie di Pippo e il figlio di Pippo”.

Mancava Pippo Baudo e poi eravate al completo…

“Già. Quindi, sempre seguendo questo filone mitologico che mi sta così a cuore, ho usato il patronimico per questi conigli chiamandoli Pippidi. Ultimamente ho scritto un libro per adulti che è Storia di Melusina”.

Ch emi ha accennato Elena Marchetti.

“Bene. In questo libro ho riscritto un’antica leggenda medioevale narrante di una donna fatata, magica, che nasconde un segreto inquietante. Lei incontra quello che sarà il suo uomo in una foresta. Lui è reduce da un’esperienza tragica ed è sconvolto. S’imbatte in questa donna bellissima che, di punto in bianco, gli dice: ”Se mi sposi ti prometto che farò la tua fortuna, ma a un patto. Di sabato non dovrai mai chiedermi dove vado né dovrai mai seguirmi. Se riuscirai a fare questo avremo una vita stupenda insieme e saremo felici”. Lui accetta incantato e in effetti la loro vita scorre felice e allietata da molti figli”.

Dottoressa Nuti, la fermo qui altrimenti svela troppo. Quel poco  che ha appena detto, che a me è piaciuto molto, sembra sufficiente per incuriosire i lettori. Dopo Melusina ne ha scritti altri?

“No, questa è l’ultima creatura”.

Cos’è per lei la letteratura?

“È qualcosa dove ho sempre trovato la risposta a qualcosa che cercavo. Diciamo che sono come attratta da alcuni libri che in certi momenti prendo dalla libreria e ripongo subito dopo perché non mi dicono niente. Magari torno da loro in altri frangenti  e invece li apprezzo prchè vi trovo quello che mi serve. La letteratura è sempre stato un modo per trovare la risposta a una mia ricerca personale”.

Gli autori letterari che lei predilige?

“Tolstoj, dopo Anna Karenina mi è stato difficile trovare un romanzo che mi affascinasse così tanto. John Steinbeck. Di recente sto leggendo un libro, non nuovo, di Isabel Allende, “Il lungo petalo di mare”, in cui lei racconta la storia del Cile. Devo dire che lei è un’autrice che, dopo “La casa degli spiriti” avevo abbandonato, e ora sto tornando ad amarla molto”.

Secondo lei la letteratura salverà il mondo?

“Penso che l’amore per la bellezza salverà il mondo perché si riesce, nonostante tutto, ad amarla la bellezza, nel senso di cercarla, di stare accanto a tutto ciò che è bello. Quindi penso e spero che l’amore per la bellezza possa farci superare questi tempi oscuri.

Allora grazie Dottoressa Nuti, e buona letteratura a lei e a tutti.

 

Guido Martinelli

 

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