Il primo editore pisano che incontro girando tra gli stand è quello delle “Edizioni Marchetti” e dietro la muraglia di tanti libri multicolori ho la fortuna di imbattermi  proprio nella titolare Elena Marchetti (a destra nella foto), che si presta gentilmente a rispondere ad alcune domande.

Dottoressa Marchetti, si presenti…

“Sono Elena Marchetti, la titolare delle Edizioni Marchetti nate nel giugno del 2014, che consta di diverse collane che è il modo con cui, per me, un editore organizza il suo lavoro con il pubblico. Noi abbiamo tanti interessi per cui abbiamo collane variegate. Ne abbiamo una di narrativa, una dedicata alla poesia, una di teatro. Un’ennesima, dedicata a Pisa e denominata “A giro per Pisa”, racchiude, invece, itinerari tematici della nostra città perché, secondo noi, è bene uscire dalla propria città e girare il mondo, ma è altrettanto vitale prestare attenzione al nostro stupendo territorio pisano. Quella più prolifica, relativa all’infanzia, è denominata “1,2,3 libro”, che riecheggia proprio il famoso gioco ‘Uno due tre stella”’. Il significato è che quando s’inizia da piccoli a vedere il libro come un gioco si porta avanti tutta la vita come una valigia non pesante. Ne abbiamo, infine, anche un’altra dedicata alla birra”.

Perché questa scelta di diventare editrice?

“Ho lavorato per tantissimi anni come studio editoriale prima di aprire la casa editrice  per cui  io e mio marito conoscevamo bene tutto il processo di costruzione del libro: correzione di bozze, editing, impaginazione, copertina, fino alla stampa che, ovviamente, non facevamo noi. A un certo punto ci siamo resi conto che volevamo intraprendere un discorso nostro e quindi iniziare un dialogo con i lettori e le lettrici attraverso le collane, ed ecco che ho deciso di fare questo salto”.

Dal punto di vista della formazione lei che titoli ha?

“Sono laureata in Scienze Politiche. Dopodiché ho seguito una specializzazione per esperto della comunicazione interculturale e pure altri corsi di redazione editoriale, impaginazione ed altri del settore”.

Quanti libri avete attualmente in uscita?

“Abbiamo un libro che esce proprio oggi qui al “Pisa Book ” sull’infanzia, ovvero “La notte più lunga che ci sia” su Santa Lucia, di Margherita Guerri. Poi il nuovo libro  “Racconti di giallo pallido” di Chiara Magnelli, ambientato nelle magiche terre della Lunigiana e della Garfagnana, che ripropone le atmosfere, i suoni e i profumi di quei luoghi. Abbiamo anche “Io conosco il finale” di Riccardo Puccini, una storia narrata da quattro punti di vista diversi, colma di mistero, in cui tutto è diverso da come sembra e di cui non bisogna mai dare per scontato il finale. Abbiamo appena fatto uscire anche ‘Storia di Melusina’ di Laura Nuti, che invece è una storia mitologica di cui può parlare meglio l’autrice che oggi è qui al festival”.

Come si deve fare per pubblicare con voi?

“Allora, bisogna mandare innanzitutto una mail a info@marchettieditore.it in cui si allega la bozza completa della proposta. Dato che pubblichiamo varie tipologie di testi, siamo aperti alle più svariate collaborazioni”.

Prevedete una compartecipazione economica alle spese di edizione da parte degli autori?

“Noi abbiamo cominciato stampando tutto gratuitamente, ma poiché l’impegno è notevole oggi, per la narrativa e per le collane in generale, chiediamo l’acquisto di 50 copie col 30% di sconto, mentre per la letteratura per l’infanzia c’è l’acquisto di 30 copie e l’eventuale illustratore viene pagato dall’autore. Ovviamente è necessario che l’autore comprenda la tipologia e la validità della nostra offerta”.

Com’è, secondo lei, la situazione dell’editoria dopo la pandemia?

“È peggiore di com’era prima del Covid. Diciamo che forse un canale a cui stiamo cominciando a guardare con maggiore attenzione è quello on-line, per cui per alcuni libri ci stiamo cominciando a organizzare per proporli in quel senso, anche se propendo per gli incontri di presentazione dal vivo. Comunque, tutto sommato diciamo che siamo in una fase di ripresa. La mia metodologia di lavoro, al momento, non è che sia cambiata tantissimo, anche se la situazione è più difficile di prima”.

Prospettive e speranze?

“Riuscire a continuare ad amare il mio lavoro come l’amo tutt’ora e a pagare le bollette”.

La letteratura salverà il mondo?

“La letteratura non so se salverà il mondo ma sicuramente renderà tutti più felici”.

Guido Martinelli

 

Foto:  Laura Nuti (a sinistra) ed Elena Marchetti

 

 

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