La Guardia di Finanza di Cecina (Livorno) ha scoperto due casi di illegittima riscossione del Reddito di cittadinanza. Entrambi i soggetti sono stati denunciati e segnalati all’Inps per l’irrogazione della sanzione amministrativa di revoca/decadenza del beneficio nonché per il recupero delle somme. Il primo caso è un 37enne, cecinese, che non aveva dichiarato di aver vinto online oltre 640.000 euro in tre anni, e nemmeno i 22.500 euro ricavati dalla vendita della porzione di un appartamento che aveva ricevuto in eredità. Nonostante ciò ha percepito un reddito di cittadinanza per 5.690 € tra il 2019 e il 2020.

Il secondo “furbetto”, invece, è un 64enne di origini siciliane che nel 2019 ha dichiarato di essere residente in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo, mentre la Gdf ha scoperto che dal 1997 a giugno 2018 l’uomo era residente in Marocco. Quest’ultimo ha percepito, pur non avendone diritto, un reddito di cittadinanza pari a 15.000 euro.

Le Fiamme Gialle di Arezzo hanno scoperto 17 persone che hanno percepito il reddito pur non avendone diritto, per un ammontare di circa 100.000 euro. Diversi i casi riscontrati, oltre a coloro che sono risultati destinatari di una misura cautelare personale, per lo più per reati legati al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, c’era anche chi si è “dimenticato” di dichiarare il possesso di alcuni immobili (in un caso ben cinque appartamenti), oppure chi, pur avendo acquistato un’autovettura del valore di 38.000 euro, ha pensato lo stesso di richiedere il contributo. Alcuni, invece, pur di incrementare il reddito hanno dichiarato falsamente di aver sottoscritto un contratto di locazione, che consente di incrementare la quota fino a un massimo di 3.360 euro annui.

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