Il proprietario della Fiorentina, Rocco Commisso, torna a parlare dello stadio della squadra viola. E lo fa con parole che non lasciano dubbi: “Non metterò più soldi per lo stadio di Firenze”. Ai microfoni di Radio anch’io Sport, su Rai Radio1, Commisso parla anche delle partite e dei risultati della propria squadra ma a tenere banco è la questione stadio.

“L’Italia sto imparando a conoscerla, quando sono arrivato ho detto che volevo riportare al calcio quello che l’Italia ha dato a me, non sono venuto per fare business. Mi aspettavo questa burocrazia, ma dopo che il Comune di Firenze ha parlato di stadio per 10-15 anni pensavo fossero pronti a lasciarmi fare qualcosa. Abbiamo cominciato con Campo di Marte, dopo c’è stata la MercaFir vicino all’aeroporto ed è stata un’altra buffonata, volevano solo i soldi di Rocco per mandare avanti quella zona. Ora siamo tornati al punto di partenza col Campo di Marte e il Franchi con la Soprintendenza che ci ha detto che non si può fare quello che volevo: gli ho detto che se è un monumento portino loro i soldi, non metterò più soldi su questo stadio”.

Commisso rassicura i tifosi viola: “Non me ne scappo ancora, c’è questa consapevolezza di voler lasciare qualcosa di importante per Firenze. Dalla sua fondazione nel 1926, sono passati 95 anni, noi non abbiamo avuto niente di proprietà. Tra pochi giorni annunceremo la prima pietra del centro sportivo che sarà il più grande d’Italia dove metteremo 85 milioni di euro”. E prosegue fornendo altri dettagli: “Ventisei ettari di terreno. La cosa incredibile è che ho speso più nel centro sportivo di quanto vengono valutate altre squadre. Il centro sportivo è fuori dal Financial Fair Play. Anche se me ne andrò il centro sportivo resterà”.

Il patron viola nonostante la grave crisi economica ammette che, se dovesse tornare indietro, riprenderebbe la Fiorentina: “Forse però ho sbagliato i tempi. Ho speso tanti soldi e poi è arrivato il Covid, per colpa del quale i nostri ricavi sono stati decimati. Se riavremo il pubblico negli stadi in questo campionato? Sono pessimista, non guardo solo l’Italia ma anche l’Europa e gli Stati Uniti. Non credo che per quest’anno gli impianti saranno riaperti, spero accada nella prossima stagione”.

Non nasconde le proprie ambizioni Commisso: “Nessuno vuole vincere più di me, ma siccome devo mettere i soldi, bisogna avere un po’ di pazienza. Non sono mai andato in bancarotta. Lo scudetto? Speriamo, ma non faccio promesse che non posso mantenere. Vedremo in futuro, ho sempre detto che il mio obiettivo è arrivare alla parte sinistra della classifica e quest’anno fare meglio dell’anno passato. Atalanta, Napoli e Lazio ci hanno messo anni ad andare in Europa…”.

“Credo che sul mercato abbiamo finito, se ci saranno sorprese il primo ad essere stupito sarò io. Ho preso la Fiorentina era al sedicesimo posto e al primo anno l’ho portata al decimo posto, nessuno ha fatto meglio al primo anno. Quest’anno non è iniziato bene ma anche in questa stagione abbiamo fatto un salto in avanti di sei posizioni nelle ultime dieci partite. Nessun club ci è riuscito”. Capitolo Vlahovic: “Fino a un mese e mezzo – spiega Commisso – fa parlavano tutti di mandarlo in Serie B. Prandelli è arrivato, lo ha fatto giocare è rifiorito e adesso tutti lo vogliono, ma io non lo do a nessuno”. E mister Prandelli resterà ad allenare la Viola? “Una cosa alla volta. Magari se Montella non avesse avuto un contratto di tre anni non lo avrei confermato. Ora c’è una situazione più leggera. Contano i risultati e per me conta anche la meritocrazia: quando qualcuno fa bene, è giusto riconoscerglielo”.

 

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