Un esperto di antichità e una ladra specializzata in opere d’arte si alleano per catturare un pericoloso terrorista, che finanzia le sue azioni grazie a un tesoro rubato. È in questo scenario che si sviluppano le vicende di “Blood & Treasure“, una serie tv americana prodotta dalla Cbs e andata in onda anche in Italia, su Rai2, lo scorso luglio. Ve ne parliamo per motivi di cronaca. Per girare le scene della seconda stagione era stata scelta anche Firenze, con alcune tappe d’obbligo tra cui la Galleria dell’Accademia e il David di Michelangelo (quest’ultimo da usare anche nel trailer del telefilm). La produzione era pronta a girare le scene entro il 30 marzo, come si legge su La Nazione, ma la direttrice del museo, Cecilie Hollberg, al momento è fuori da Firenze e non ha ancora autorizzato i lavori. Sono divampate alcune polemiche perché in precedenza il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, aveva dato parere favorevole, essendo competente anche sull’Accademia. Poi però la produzione ha saputo che doveva richiedere le autorizzazioni alla direttrice.

Senza una risposta certa tutte le riprese a Firenze (non solo all’Accademia) rischiano di saltare. “Abbiamo l’urgenza di sapere se possiamo o no accedere al museo per le nostre riprese”, spiega il produttore Matteo Rovere. “Siamo dispiaciuti perché Firenze è sempre un bellissimo palcoscenico, specialmente per l’arte. Purtroppo abbiamo tempi da rispettare e siamo costretti a fare altre scelte”.

Il danno sarebbe notevole. Da un lato perché lo Stato perderebbe l’incasso previsto nei casi in cui si dà l’accesso alle riprese. Ma a subire un effetto negativo sarebbe, ovviamente, anche l’indotto, cioè tutto il mondo che ruota intorno al cinema e alla tv, che quasi sempre attinge alle risorse presenti sul territorio. E c’è anche un costo d’immagine, per certi versi. Sì, perché quelle immagini nella serie tv sarebbero un altro spot per Firenze e l’Italia, diffuso in tutto il mondo, dato che “Blood & Treasure” è vista in vari paesi.

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