Maurizio Ficeli

Parafrasando un noto detto, stavolta è il caso di dire che “non c’è tre senza quattro” ed è proprio quello che è successo al Pisa che continua con il suo periodo nero di sconfitte, come sabato 6 maggio all’Arena contro un Frosinone già promosso in serie A, che ha fatto la sua onesta partita. Peccato, perché i nerazzurri si erano portati subito in vantaggio al 1′ con un bel gol al volo di Gliozzi, mandando in estasi il Popolone nerazzurro e permettendo all’attaccante originario di Siderno di andare in doppia cifra con dieci reti segnate. Poi però un autogol di Rus permette ai ciociari di pareggiare. Il Frosinone ribalta il risultato nella ripresa con i gol di Borrelli e di Caso. E il Pisa ancora una volta deve leccarsi le ferite, ma ciò che preoccupa maggiormente è questa scia di risultati negativi che pare non trovare un freno.

All’Arena Anconetani, in una bella e calda giornata di sole, erano presenti 7.459 spettatori paganti. Fra i tifosi presenti stavolta mi soffermo sulla brasiliana-pisana Silvia Regina Tavares (foto sotto), con la sua ormai nota bandiera carioca, che stavolta ha accompagnato allo stadio alcuni disabili del Centro Diurno “il Quadrifoglio”. Oltre ad essere una grande tifosa Silvia Regina è molto sensibile e attenta verso chi più ha bisogno.

Silvia Regina Tavares

Ad inizio gara la Curva Nord ha esposto due striscioni a caratteri cubitali, con messaggi eloquenti rivolti alla squadra: “GLI ULTRAS NON SI ARRENDONO MAI” e “ADESSO TOCCA A VOI”, il tutto accompagnato dal coro “NOI VOGLIAMO GENTE CHE LOTTA!”. In Curva Sud circa 500 tifosi ciociari, in festa per la fresca promozione nella massima serie. Cori e sfottò fra le due tifoserie, in quanto notoriamente non corre buon sangue per motivi politici.

Inizia la gara ed il Pisa passa subito in vantaggio al 1′ minuto: azione di Nagy che imbecca Sibilli, il quale sulla destra appoggia per Masucci che mette in mezzo, con Gliozzi che al volo di destro mette alle spalle di Turati per il vantaggio nerazzurro. Esplode la rumba del tifo nerazzurro, che più avanti mostra un altro striscione dedicato ad un tifoso della Curva di recente scomparso: “NEL SETTORE DOVE SEI CRESCIUTO, TI SALUTIAMO DA FRATELLO, CIAO ALESSANDRO”. Si chiamava Alessandro Cini e si è spento a 36 anni dopo aver lottato per un anno contro un male incurabile. Tutto lo stadio gli ha tributato un caloroso applauso.

Al 32’ il Frosinone acciuffa il pareggio con un sinistro di Garritano sfortunatamente deviato da Rus alle spalle di Nicolas. I tifosi frusinati esultano, lasciandosi poi andare ad un coro sprezzante: “Come Livorno, voi siete come Livorno“, sulla falsariga degli ascolani lunedì scorso. Pronta la bordata di fischi dei tifosi nerazzurri di ogni settore.

Inizia la ripresa ed al 6’ il Frosinone ribalta il risultato: cross da destra di Rohden per la testa di Borrelli che svetta più alto di tutti e mette alle spalle di Nicolas che tocca la sfera ma non riesce a trattenerla. Prova a reagire il Pisa, più volte, con Moreo e Sibilli, quest’ultimo con un sinistro in diagonale fa la barba al palo. Ma poi il Frosinone riesce a mettere al sicuro il risultato segnando la terza rete al 77′ con Caso che, servito da Borrelli, con un tiro di piatto destro batte Nicolas per il 3-1 finale.

La Nord, cosa encomiabile, non ha mai smesso di incitare la squadra. A un certo punto con questo coro: “Mister facci entrà, giocano gli ultrà“, mentre piano piano i tifosi di fede nerazzurra iniziano a sfollare delusi e amareggiati. Fra questi Stefania Soldani (foto sotto), che come ci racconta segue il Pisa “fin da bimbetta” venendo allo stadio anche con il gesso, pur di non perdere una partita. Purtroppo stavolta, come spesso di recente, è andata via triste e sconsolata, come tutti noi che abbiamo il nerazzurro nelle vene e il rossocrociato nel cuore.

Stefania Soldani

È sicuramente un “momentaccio” per i nostri amatissimi colori nerazzurri, e ci aspettano due gare durissime: quella di sabato prossimo in trasferta a Brescia, e l’ultima in casa con la Spal. Dovremo fare i conti con due squadre che hanno bisogno di conquistare i tre punti per potersi salvare e giocheranno con il coltello fra i denti, ma se noi abbiamo più punti di loro un motivo ci sarà! Dobbiamo usare anche noi la stessa determinazione che abbiamo avuto dopo quella cavalcata che ci ha portato dall’ultima posizione fino alla zona playoff. Quando siamo stati noi sul ciglio del baratro, altri, in passato, non si sono affatto peritati a darci la spinta finale per farci precipitare all’inferno, quindi… ora dobbiamo pensare solo a noi, al nostro destino.

Prima di concludere, comunque tengo anche a fare i complimenti ad “Ettorinho” Gliozzi, per il raggiungimento della doppia cifra nella classifica dei marcatori della serie cadetta. Che possa essere di auspicio per altrettante reti da mettere a segno proprio in queste due prossime gare.

Maurizio Ficeli

 

 

PISA – Nicolas; Hermannsson, Caracciolo, Rus, Beruatto; Nagy, Marin, Gargiulo (59’ Morutan) Masucci (59’ Moreo) Gliozzi (73’ Torregrossa) Sibilli (86’ Tramoni M.). A disp. A disp. Livieri, Mastinu, Zuelli, Sussi, Calabresi, Trdan, Barba. Allenatore: Luca D’Angelo.

FROSINONE – Turati; Monterisi (82’ Cotali) Kalaj, Lucioni, Frabotta (39’ Olivieri) Boloca, Rohden (82’ Kujabi) Gelli, Garritano (62’ Caso) Baez (62’ Insigne R.) Borrelli. A disp. Loria, Kone, Moro, Bidaoui, Servili, Mazzitelli, Ravanelli. Allenatore: Fabio Grosso

Marcatori: 1’ Gliozzi (Pi), 32’ aut Rus (Fr), 51’ Borrelli (Fr), 77’ Caso (Fr)
Ammoniti: Nagy (P), Rodhen (F), Beruatto (P), D’Angelo (P), Boloca (F)
Arbitro: Francesco Cosso (Reggio Calabria)

 

 

 

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