Andrea Cosimi

Niente di nuovo all’Arena Garibaldi Romeo Anconetani. In continuità con le deludenti prestazioni contro Cittadella e Sud Tirol i Neroazzurri stavolta almeno un punto lo conquistano, ma il giudizio sulla prestazione non può essere positivo.

Sembra diventata una costante, l’avversario si chiude bene e nella ripartenza, con puntualità disarmante, approfitta delle nostre disattenzioni in copertura, va in vantaggio e poi… tutta una salita, il Pisa arremba con veemenza ma con poche idee e fantasia, spesso esponendosi ad ulteriore capitolazione.

Inutile girarci intorno, se si tratta di fare la partita siamo in difficoltà, ci è molto più congeniale attendere l’avversario e ripartire. Dopo venticinque giornate non può essere più un caso, gli avversari che ci affrontano a viso aperto ci agevolano, quelli che ci aspettano ci fanno male, molto spesso. Anche perché, ad esempio, sulle fasce siamo lontani parenti della passata stagione, la difesa non è inesorabile nella sua solidità e davanti, se manca Torregrossa e Morutan viene limitato, abbiamo poche soluzioni. Discutibile anche insistere con Tourè defilato sulla destra, mentre Nagy stenta a decollare verso prove luminose.

Molto meglio nella ripresa, grazie ai positivi ingressi di Marin e Moreo, senza dimenticare che dietro il pari è stato blindato da un ottimo Hermannson e da un superlativo Nicolas.

Molto molto bene il Venezia, non si sono affatto visti i sette punti di differenza in classifica, la squadra veneta non farà fatica a raggiungere la salvezza. Quella salvezza che per il Pisa dista più o meno ancora dieci punti. Può darsi che, raggiunto quell’obiettivo, i ragazzi di D’Angelo si tolgano un peso e possano regalarci prestazioni più convincenti, ma intanto questo è il Pisa, bene rimanere con i piedi per terra, per la “gioia” di qualcuno che nella nostra città vola basso e senza ambizione, nonostante oltre tre decenni consecutivi di clamorosa e continuativa assenza dalla massima serie, caso più unico che raro per una città di indubbia importanza come la nostra.

In attesa dunque delle restanti partite del turno corrente ci posizioniamo, probabilmente solo per qualche ora, al sesto posto.

Venerdì prossimo altro incontro casalingo serale: sarà contro un Perugia in cerca di punti per la permanenza in serie B. Immaginabile il copione, loro chiusi e veloci a ripartire, sta a D’Angelo cambiare lettura e strategia per non ricascare negli stessi errori. Meno rotazione dell’undici titolare e molta più attenzione alla fase difensiva, perché Frosinone e Genoa ci insegnano che le promozioni si costruiscono partendo dal non prendere reti. E poi speriamo che torni Torregrossa, definitivamente, perché senza di lui davanti manca autorevolezza ed incisività.

Occorre tornare alla vittoria, speriamo sia la volta buona

Andrea Cosimi

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