Nuovo polverone in Toscana. Sono scattate nove misure cautelari, con l’interdizione dai pubblici uffici (da un massimo di 12 mesi ad un minimo di 3 mesi) nei confronti di dirigenti e funzionari della società Alia spa e società ad essa collegate. In più è stato disposto il sequestro preventivo di alcune aree dell’impianto Polo Tecnologico di San Donnino gestito dalla stessa Alia. Tutto è nato da un’indagine partita nel 2016 che ha permesso di scoprire una serie di illeciti ambientali che sarebbero stati posti in essere dalla società di gestione dei rifiuti Alia “con grave nocumento per salute pubblica e ambiente”.

Dalle indagini è emerso che la società a maggioranza di capitale pubblico Alia avrebbe “gestito illegalmente ingenti quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi costituiti da ammendante comportato misto, prodotto presso l’impianto Tmb, disperdendolo nell’ambiente con modalità non conformi a quelle previste dall’autorizzazione”; “smaltito illecitamente varie tipologie di rifiuti speciali non pericolosi presso la discarica di Case Passerini (Sesto Fiorentino, ndr)”; “scaricato sistematicamente sul suolo rilevanti quantità di percolato, prodotto presso l’ex discarica di Bosco ai Ronchi, all’interno di alcuni laghetti non impermeabilizzati”; “conferito presso vari impianti di ingenti quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi prodotti presso l’impianto di Faltona, utilizzando codici di classificazione (Cer) non corretti al solo fine di conseguire un ingiusto profitto indiretto rappresentato dal risparmio sui costi di gestione che altrimenti dovevano essere affrontati”. Accuse gravissime che ovviamente dovranno essere dimostrate. Gli inquirenti sono concentrati sulla discarica di Case Passerini e sulla Belvedere di Peccioli (Pi), considerata, quest’ultima, un fiore all’occhiello dalla Regione Toscana.

Chi sono le persone interdette

Questi sono i nomi dei dirigenti e dei funzionari interdetti. Alessia Scappini, ad di Alia; Franco Cristo, responsabile di un impianto nonché ex assessore all’urbanistica del Comune di Sesto Fiorentino; Antonio Menelaou, responsabile di un impianto; Alessandro Grigioni, responsabile smaltimento e rifiuti della ditta Quadrigolio; Francesco Tiezzi (Torricelli spa) e Marino Poggi (direttore tecnico della Torricelli spa). Risulta indagato anche Livio Giannotti, direttore generale di Alia.

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