Con l’ordinanza numero 88 il presidente uscente della Regione Toscana, Enrico Rossi, dispone che Asl e curia entro un mese trovino le strutture adeguate per accogliere i migranti ospiti del centro di Vicofaro (Pistoia), gestito da don Massimo Biancalani. L’ultima ordinanza firmata da Rossi prima del passaggio di consegne con il nuovo presidente eletto, Eugenio Giani, previsto per domani, chiede all’Azienda Usl Toscana Centro di procedere ”ad un adeguato decongestionamento della Comunità di Vicofaro, con il ricollocamento dei soggetti presso strutture di cui abbia la disponibilità o, in mancanza, presso strutture di terzi messe a disposizione a titolo di comodato gratuito”.

Le strutture dovranno garantire l’alloggio “temporaneo” delle persone in sovrannumero a Vicofaro, per ridurre il sovraffolamento e assicurare idonee misure di prevenzione e contenimento del Covid-19. Nell’ordinanza si legge anche che l’Asl è impegnata ”ad attivare un apposito percorso di ricollocamento e gestione delle nuove strutture nel tempo minimo necessario” e a verificare ”entro un mese dall’adozione di questa ordinanza (che entra in vigore oggi, ndr), lo stato di attuazione del programma di ricollocamento, riferendone all’autorità sanitaria regionale”.

La curia di Pistoia intanto è impegnata per individuare luoghi e strutture destinate ad ospitare, in piccoli gruppi, i migranti. Una volta trovati sarà stipulata convenzione tra Asl e curia. Spetterà alla Asl il compito di indicare il numero massimo di ospiti che potranno restare nella parrocchia di Vicofaro. Inoltre sarà pubblicato un bando per individuare il soggetto che gestirà sorveglianza, pulizia dei locali e assistenza degli ospiti. Per il loro utilizzo non è previsto alcun costo, così come si legge nell’ordinanza. Saranno le diocesi, infatti, a mettere a disposizione gratuitamente i locali di loro proprietà.

E don Biancalani? Sorveglierà sull’operazione, creando un comitato ad hoc con soggetti da lui scelti. L’Associazione Virgilio Città Futura, che fino ad ora si è occupata dell’accoglienza a Vicofaro, più avanti presenterà alla Regione un progetto di accoglienza, per disciplinare i futuri nuovi arrivi, applicando la legge regionale sui ”diritti samaritani” approvata nel luglio 2019, che “garantisce a tutti i cittadini, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, condizioni sociali o personali, la tutela sanitaria, una buona alimentazione e un ricovero”.

Il sindaco di Pistoia: “Ora rispettare gli impegni”

Alessandro Tomasi, primo cittadino di Pistoia, interviene sull’argomento Vicofaro chiedendo il rispetto degli impegni presi al tavolo affinché non sia vanificato l’intervento delle istituzioni e l’impegno di tutti. ”Adesso ci sono tutti gli elementi per risolvere questa vicenda e quindi è fondamentale che siano rispettati gli impegni presi al tavolo. Finalmente questa ordinanza dà ragione alle posizioni tenute dal Comune: quella struttura non poteva e non può accogliere un numero tanto elevato di persone e non può essere gestita come è stato finora – spiega il sindaco – Questo tipo di gestione non poteva e non può infatti trovare l’appoggio delle istituzioni. Con questa ordinanza viene messo nero su bianco che lì c’è un problema da risolvere, a tutela delle persone accolte e degli abitanti di quella zona, che devono, anche loro, essere tutelati. Adesso siano rispettati gli impegni presi: entro breve dovrà essere trasferita la maggior parte degli ospiti della struttura, che potrà accogliere fino ad un massimo di 20 persone nell’ambito di un percorso di accoglienza realizzato nel rispetto delle regole. L’ordinanza chiarisce poi, una volta per tutte, che il Comune non ha ruolo su questo tipo di ricollocamento. Adesso, visto l’impegno di Asl e della Curia, e l’impegno della stessa parrocchia, sarà fondamentale che non ci sia un nuovo aumento dei numeri a Vicofaro. Questo vanificherebbe gli sforzi di tutti”.

 

3 Comments

  1. Povero Biancalani..Gli sottraggono il pane da sotto i denti voraci..!!

    • Gli portano via anche i compagni di nuotate e di feste notturne. Come farà ???

  2. Una Chiesa che avesse conservato un minimo di rispetto di se stessa avrebbe proposto a questo sedicente ministro un’alternativa: espulsione dalla parrocchia e sospensione a divinis, o andare in missione in Africa a convertire i suoi amici maomettani (anche se probabilmente loro hanno già convertito lui).

Rispondi a MarioD6 Cancella risposta