Jovanotti: “Brunello patrimonio dell’umanità”

- Angoli da scoprire
16 Giugno 2020

Botta e risposta via social tra il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino e Jovanotti. A iniziare le danze il consorzio, che ha salutato l’arrivo in zona dell’artista con la sua bicicletta da corsa.

160 km di pedalata tra natura e paesaggio per arrivare fino ad un paradiso, l’Abbazia di Sant’Antimo. Lorenzo Jovanotti Cherubini, torna in bicicletta in Valdorcia, una zona che, parole sue, “è tanta roba”!” E come dargli torto, qui tra buona cucina, aria pura e paesaggio siamo messi proprio bene e il “Jova” lo sa e se ne intende, non a caso quando può torna nella sua bella #Cortona, un’altra meraviglia della Toscana. Oggi, tra l’altro, l’Abbazia di Sant’Antimo riapre al pubblico ed è un bel segnale di ritorno alla normalità oltre che un’altra occasione per il visitatore per scoprire di nuovo (o per la prima volta) i numerosi tesori del territorio di Montalcino. Sì, potete farlo anche in bicicletta se vorrete, non rimarrete delusi! Garantiamo noi ma anche Jovanotti (a proposito, Jova ti aspettiamo con piacere per un calice di Brunello!) che chissà se tra una salita e una collina da sogno non abbia cantato “sono un ragazzo fortunato…”.

Jovanotti non si è fatto attendere e ha prontamente replicato sui social: “Il Brunello è patrimonio dell’umanità! Sangiovese Forever”. Il cantante è impegnato in un giro in bici  lungo le strade della Valdorcia, patrimonio Unesco. Si è prestato a fare da testimonial di una realtà conosciuta in tutto il mondo per la grandezza dei suoi vini, ma che merita di essere apprezzata anche per la natura, l’arte e le cose squisite da mangiare.

“Fa enormemente piacere che un personaggio come Jovanotti apprezzi il nostro territorio”, ha detto Riccardo Talenti, vicepresidente del Consorzio, “grazie alla sua fama riesce ad arrivare a tantissime persone e può aiutare a rilanciare nel mondo Montalcino, la Valdorcia e le meraviglie che solo il nostro Paese è in grado di regalare”.

L’abbazia di Sant’Antimo è un complesso monastico già benedettino, che si trova a Castelnuovo dell’Abate, nel comune di Montalcino (Siena). La sua costruzione iniziò nel 781, quando, papa Adriano I consegnò le reliquie dei santi Antimo e Sebastiano a Carlo Magno. Secondo una leggenda medievale questi, di ritorno da Roma, si fermò a Sant’Antimo e appose il proprio sigillo sulla fondazione del monastero.

Il sito dell’Abbazia di Sant’Antimo

Foto: Consorzio del Vino Brunello di Montalcino (Facebook)

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Un fiume unisce la Toscana e rappresenta il modo di vivere forte e intraprendente del suo popolo. L'Arno.it desidera raccontarlo con le sue storie, fatiche, sofferenze, gioie e speranze. Senza dimenticare i molti toscani che vivono lontani, o all'estero, ma hanno sempre nel cuore la loro meravigliosa terra.

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