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La bellezza della vita nelle sue infinite sfumature: la mostra di Toscani a Palazzo Blu

- Cultura
14 Maggio 2025

Tra le diverse mostre fotografiche che questa primavera ha portato a Pisa spicca “Razza Umana” di Oliviero Toscani che fino al prossimo 29 giugno viene ospitata a Palazzo Blu.

Grande fotografo di livello internazionale nonché figlio di un fotoreporter di spicco del Corriere della Sera, Oliviero Toscani, pur di origine lombarda, ha vissuto gran parte della sua vita nella nostra regione dove è deceduto il 25 gennaio di quest’anno, a Cecina, e dove le sue spoglie mortali riposano nel cimitero comunale dei Lupi di Livorno.

Tra le innumerevoli e importanti iniziative condotte da Toscani nel corso della sua vita una, degna di rilievo, ha toccato il nostro territorio. Nel 2004, infatti, creò nella riserva naturale del Parco di San Rossore il Centro di ricerca della comunicazione moderna La Sterpaia. Questo laboratorio, seguendo la metodologia del workshop, era aperto a corsi di 3-6 mesi rivolti a un numero limitato di fotografi, grafici, scrittori e registi che venivano seguiti da tutor esperti della materia.

Provocatorio e avanguardista, sempre molto attento ai più delicati temi sociali e politici, anche gli scatti di Oliviero Toscani presenti in questa mostra colpiscono il segno. “Razza Umana”, un progetto che continua anche dopo la scomparsa del suo fondatore, contiene più di 500 immagini scattate dall’autore ovunque, pure nel nostro territorio.

Infatti, anche a Pisa, nel 2007-2008, Toscani aveva incontrato decine di persone proprio a Palazzo Blu, disponibili ad essere riprese. L’archivio, nel suo complesso, annovera più di 100.000 immagini scattate in tutti i paesi del mondo in cui Toscani arrivava attivando e allestendo set fotografici che riprendevano i volti delle persone pronte ad essere immortalate.

Oltre a questo, la mostra ospita altre iconiche immagini e video con Toscani protagonista, offrendo un quadro esauriente della sua stupenda avventura terrena. La visione di tutti quei volti permette a chi osserva di ritrovarsi e riscoprire le proprie espressioni ed emozioni in quelle di persone così lontane e differenti e riflettere sulla vastità e bellezza del nostro genere. D’altronde, fotografare, per dirla come Marc Riboud, noto fotoreporter transalpino, “è come assaporare intensamente la vita, ogni centimetro di secondo”.

Guido Martinelli

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