La frase “l’attesa del piacere è essa stessa il piacere” è una stupidaggine sesquipedale o una riflessione geniale? Mentre molti di voi raggiungono Bari o sono già lì tra le cozze pelose io passo il pomeriggio tra noiose partite di serie A. Non sto nella pelle. Le scaramanzie dei deboli umani sono finite. Arrivare a pensare che se centrerai il cestino da lontano con una bottiglietta appena bevuta la tua squadra vincerà non è normale. Potrei raccontarne altre ma non vi delizio con le mie fragilità che attuo soprattutto pensando al PisA.
Mentre faccio lo zaino penso a domenica 4 maggio, a quanto ne abbiamo parlato nelle ultime settimane, negli ultimi mesi, negli ultimi anni, lustri. Non voglio pensare all’ anno prossimo. Non mi interessa. È irrilevante adesso. GodiAmocela.
Il mio volo per Bari è domenica mattina; quando decolleremo chissà se dormiranno i veterani, penso ad Antonio, a Marius e Idrissa, a Stefano, Artù e ai giovanissimi del Nord Europa, che se faremo festa una così calda non l’avranno vissuta mai.
Penso anche a chi ha contribuito a portarci qui in serie B. Gucher, Mosca, Meroni, Buschiazzo, Ernesto, Sibilli, Mastinu, Eusepi. Penso a Tanomasucci più che a tutti. Penso anche a Biro che l’ha fatta grossa ma so che sorriderà e forse lo troveremo in lungarno. Penso all’Omone, che a mio parere l’avrebbe meritato perché quando si dà tutto non esiste colpa.
Sono felice anche per Beppe e Giovanni, perché non è facile avere a che fare con noi.
Penso ad Aldone ed Andrea perché non c’è più tempo. Come qualcuno mi ha suggerito negli
ultimi giorni “manca un cicinin” (vedi in fondo all’articolo).
Sarà festa perché se si rema tutti insieme dalla stessa parte è difficile sbagliare. Grazie POPOLONE, sono orgoglioso di come sei. Corretto, appassionato e maturo come solo i veri POPOLONI sanno essere.
Grazie ai Pisani al Nord, perché non è normale sentirsi a casa essendo tutti così diversi. Bona Ugo. Forza PisAAAAAAA.

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“Manca un cicinin” significa che manca “un pochettino”, da una voce onomatopeica infantile di provenienza settentrionale. Ma mentre l’italiano “pochettino” è assai generico, “un cicicin” è una quantità ancora più piccola. Solo il dialetto riesce a offrire queste sfumature del linguaggio. “Cicinin” è, per così dire, un prolungamento di “cicin”, che tutti i dizionari del dialetto milanese indicano come poco (da il Giorno).