Maurizio Ficeli

Dopo averlo proposto in extremis, sono andato a seguire la partita fra Lucchese e Torres di serie C (girone B), in programma domenica 9 ottobre. Arrivo a Lucca con il treno delle 12.50 da Pisa Centrale, partendo quindi molto prima dell’orario della gara (in programma alle 17.30) per riuscire a fare un giro nella città dell’arborato cerchio, fermandomi a comprare il famoso buccellato lucchese da Taddeucci, dietro la chiesa di San Michele in Foro, a mio avviso il più buono di Lucca, ottimo da inzuppare nel caffellatte a colazione. Ne approfitto anche per visitare il centro della città, che conosco e dove ho anche lavorato in gioventù prima di entrare nella scuola, quindi mi metto a passeggiare in via Fillungo e dintorni.

Molti turisti in giro, nei bar e nei ristorantini coi tavolini all’esterno. Diversi i negozi i souvenir gestiti da bengalesi. E qui apro una parentesi, senza alcuna “vis polemica” ma solo per dovere di cronaca: di solito sento i miei concittadini pisani dire “a Pisa i negozi sono gestiti solo da stranieri, mentre a Lucca non ce n’è neanche uno”. Non è vero, ci sono anche lì, ormai il mondo è globalizzato da ogni parte. Possono esservi numeri e concentrazioni diverse, ma rendiamoci conto che Pisa essendo un nodo nevralgico a livello ferroviario, universitario, ospedaliero, oltre che turistico, ha molto più movimento e un gran pendolarismo e questo ha i suoi pro ed i suoi contro. Con questo, al di là del campanilismo, io amo Pisa ma mi piace molto anche Lucca, che ha il pregio di essere una città urbanisticamente intatta, non avendo subito, al contrario di Pisa, a causa proprio della posizione strategica, i bombardamenti della guerra. Una cosa è certa, tornando a parlare di negozi di souvenir, anche a Lucca, come a Firenze o a Roma ecc., la Torre di Pisa non manca mai e questo è per noi pisani un gran motivo di orgoglio!

Chiusa parentesi extracalcistica. Arrivo al “Porta Elisa”, ritiro al botteghino il pass stampa e mi accomodo nel posto assegnato in tribuna. Gentilissimo lo speaker dello stadio, Enrico Turelli, che mi intrattiene con aneddoti sulla Lucchese e sulla città, oltre a parlarmi di quando studiava a Pisa all’università e frequentava il famoso “Caffè dell’Ussero” in Lungarno Pacinotti. Come è piccolo il mondo! Nel frattempo arriva la squadra della Torres passando dal parterre di tribuna per entrare negli spogliatoi con Stefano Scappini, ex nerazzurro, che appena mi vede, mi saluta: “Grande Maurizione”, come mi chiamava sempre anche a Pisa. Che ricordi! Ma andiamo avanti. Curiosità statistica: Lucchese e Torres si sono ritrovate dopo ben 17 anni. Rossoneri sesti in classifica a 10 punti ex aequo con il Rimini, reduci da un successo esterno per 2 a 0 a San Donato Tavarnelle, mentre i sardi al tredicesimo posto con 6 punti.

A proposito di ex nerazzurri pisani, oltre a Scappini nella Torres, sulla sponda lucchese è presente Davide Di Quinzio, dato in prestito secco dal Pisa ai rossoneri. Non è sceso in campo per un infortunio muscolare e a lui facciamo gli auguri per una pronta guarigione. Pubblico presente 1.417 persone, compresi gli abbonati. In curva est una cinquantina di ultras della Torres con in evidenza gli striscioni della “Nuova Guardia” e “Diffidati con noi”. Molto folcloristico lo speaker Turelli, che annuncia con enfasi la formazione di casa, davvero un personaggio. Le due tifoserie iniziano con i cori di incitamento, senza considerarsi a vicenda . “E dai Lucchese facci un gol” è il refrain degli ultras di casa a cui gli ospiti controbattono con “Alè, alè la Torres!”.

Un inizio di gara un po’ alla camomilla dove il risultato non si schioda dallo zero a zero, anche se Scappini, per i sardi, prova ad insidiare l’area della Lucchese. Solo i tifosi non smettono mai di incitare da entrambe le parti. Al 20′ Bianchimano supera la difesa sassarese trovandosi al limite dell’area solo davanti al portiere ma al momento del tiro si fa recuperare da un giocatore della Torres. Lucchese che si fa più incisiva anche se non riesce a trovare la conclusione a rete. Al 25′ Rocco (Torres) sul lato destro fuori dall’area rossonera, riesce a liberarsi scoccando un tiro in diagonale che però finisce a lato. Subito dopo ci prova Scappini, sempre per i sardi, a coordinarsi, ma la difesa rossonera controlla e respinge.

Maurizio Ficeli con Stefano Scappini

Da parte lucchese si registra anche un tiro di Benassai, ma la retroguardia sarda respinge mentre si alza un coro da parte dei supporters isolani che tendono a specificare la loro identità rispetto al capoluogo regionale della Sardegna: “NOI NON SIAMO CAGLIARITANI”, una nota di colore che conferma che tutto il mondo è paese e i campanilismi non sono solo una questione prettamente toscana. A proposito di rivalità, da parte dei lucchesi c’è stato anche un coro, in verità non molto incisivo, verso Reggio Emilia e Pisa. Cose che accadono, non c’è nulla di male, fanno parte degli sfottò campanilistici e vanno accettati con il sorriso sulle labbra.

 

La ripresa inizia sotto la luce dei riflettori visto che comincia ad imbrunire. Le due tifoserie continuano ad incitare ma le squadre in campo francamente riservano poche emozioni fuorché alcune azioni sporadiche. Dalla curva rossonera sale il grido “Bisogna vincere”, ma la situazione non cambia di molto con pochi tiri da entrambe le parte che non impensieriscono i portieri. La Lucchese ottiene un calcio d’angolo al 58′: D’Alena dalla bandierina del corner tira per Tiritiello che di testa sfiora la traversa. Lucchese più reattiva in questo frangente anche se i sassaresi tengono botta. Nel finale, poi, la Lucchese si mangia clamorosamente la rete per portarsi a casa l’intera posta, Franco a portiere battuto coglie in pieno la traversa. E dopo 4′ di recupero il triplice fischio finale.

Tifosi della Torres al Porta Elisa

L’unico spettacolo, alla fine, lo hanno dato i cori delle tue tifoserie sugli spalti. Mentre sono in tribuna a riordinare le mie carabattole, mi raggiungono Nazzareno Tarantino, un caro amico ed ex giocatore della Lucchese ai tempi della presidenza di Egiziano Maestrelli e che adesso allena gli under 16 rossoneri, insieme all’attaccante della Lucchese Niccolò Romero, uno stangone di 2 metri, che purtroppo non ha giocato perché anche lui infortunato come Di Quinzio. Mi ha voluto conoscere di persona, in quanto anni fa lo avevo intervistato quando giocava nel Piacenza e siamo rimasti a parlare per un po’. Un bravissimo ragazzo a cui auguro il meglio insieme all’amico Di Quinzio.

Nazzareno Tarantino, Niccolò Romero e Maurizio Ficeli

Mentre scendevo gli scalini della tribuna coperta ho incontrato mister Ivan Maraia, attuale mister della Lucchese, originario di Pontedera ed ex nerazzurro e ci siamo scambiati un cordiale saluto. Mi piazzo fuori dagli spogliatoi della Torres in attesa dell’amico Stefano Scappini, che non vedevo da tempo anche se ogni tanto ci sentiamo. Come ricorderanno i tifosi nerazzurri lui ha giocato nel Pisa nel 2012/13 disputando la finale playoff persa a Latina. Gli sono rimasto affezionato, legai subito con lui anche perché è umbro ed io ho un po’ di quelle origini pur essendo pisano. Era con sua moglie, Ilaria Trasciatti, che ho rivisto volentieri. Quando vedo certe persone vedo il sole, anche se ormai stava facendo buio. Pensate un po’: lui è di Perugia e lei è di Terni, ma vanno d’accordo. Sono una coppia speciale a cui va tutto il mio affetto.

Una bella giornata quella passata a Lucca, al di là del risultato e della rivalità, mi sono trovato bene e mi sono davvero sentito a casa e ci tengo a sottolinearlo.

Maurizio Ficeli

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LUCCHESE – Cucchietti; Quirini (33′ st Merletti), Tiritiello, Benassai (21′ st Bachini), Visconti; Mastalli (33′ st Alagna), D’Alena (21′ st Franco), Tumbarello; Bruzzaniti, Bianchimano (21′ st Rizzo Pinna), Semprini. A disp.: Galletti, Maddaloni, Ferro, D’Ancona, Catania, Camaiani, Ravasio. Allenatore: Maraia

TORRES – Salvato; Ferrante, Dametto, Antonelli, Girgi; Liviero (39′ st Luppi), Lora, Gianola, Campagna (10′ st Masala); Scappini (10′ st Diakite), Ruoco. A disp.: Garau, Carboni, Pinna S., Sanat, Heinz, Tesio, Bonavolontà, Pinna R., Suciu, Carminati. Allenatore: Greco

Ammoniti: Bianchimano, Dametto, Bachini, Diakite
Arbitro: Enrico Gigliotti di Cosenza

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