Ilaria Clara Urciuoli

All’indomani della chiusura della mostra su Jeff Koons la Fondazione Palazzo Strozzi fa i conti e quindi festeggia i suoi 170.000 visitatori: “Fino a poco tempo fa sembrava impossibile poter realizzare una mostra così ambiziosa in questo momento storico e un simile risultato era addirittura impensabile”, afferma Arturo Galansino, direttore generale della fondazione e curatore dell’evento con Joachim Pissarro.

Dati alla mano la Fondazione comunica che sono stati circa 120.000 (circa il 70% del totale) i visitatori italiani provenienti al di fuori dell’area metropolitana di Firenze: oltre 85.000 hanno raggiunto la città (in giornata o pernottando più giorni) appositamente per visitare la mostra di Jeff Koons, generando così un importante impatto sull’economia locale.

Si conferma il trend registrato in molti musei e gallerie che vedono un’importante affluenza degli under 30 (qui attestata intorno al 30%) e di famiglie con bambini (circa 6.000 biglietti di questo tipo che corrispondono a oltre 20.000 ingressi).

Fatti i conti si guarda oltre: prevista per il 19 marzo l’apertura di una nuova mostra che torna a indagare il Rinascimento attraverso la figura di Donatello, artista rivoluzionario nei materiali, nelle tecniche e nei generi, la cui importanza e influenza sull’arte italiana viene ricostruita attraverso un percorso che tocca, insieme a Palazzo Strozzi, anche le sale del Museo Nazionale del Bargello. A curare l’esposizione Francesco Caglioti, professore di Storia dell’Arte Medievale presso la Scuola Normale Superiore di Pisa.

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