Chissà se sono stati i profumi dei cibi delle bancarelle natalizie ad attirarli fino al centro della città. Di certo la fame è la molla che spinge i lupi a percorrere chilometri e ad avvicinarsi dove vive l’uomo. A Pistoia sono arrivati a San Giorgio, nella parte ovest della città. Alcuni cittadini, terrorizzati, si sono accorti del loro passaggio trovando cani e gatti sbranati e in parte divorati. Dopo diversi allarmi inascoltati, ora il pericolo non riguarda più solo i pastori ma anche i cittadini.

“Per anni abbiamo parlato di danni all’agricoltura causati da ungulati e predatori purtroppo senza risultati troppo positivi”, commenta Sandro Orlandini, presidente della Confederazione italiana agricoltori (Cia) Toscana Centro. “Da qualche mese la situazione è precipitata e non più tollerabile, i lupi sono arrivati anche in città mettendo in pericolo le persone oltre che gli animali domestici. Nelle scorse settimane un lupo è stato fotografato davanti ad paddock di cavalli; oggi questo episodio incredibile e spaventoso di animali morti, dilaniati dai lupi. Siamo in una zona abitata, con case e persone, quest’ultimo attacco è avvenuto in un parcheggio, dove comunemente ci sono cittadini di tutte le età. Sono necessari interventi urgenti, non più soltanto per tutelare gli agricoltori e gli allevamenti, ma anche i cittadini comuni, visto che i predatori sono ormai arrivati in città”.

Orlandini spiega che “più cinghiali e caprioli sono presenti sul territorio e più predatori ci saranno in cerca di cibo. Ma il conteggio sta ormai sfuggendo di mano alle istituzioni di tutti i livelli”. Che si può fare? Per il responsabile della Cia “serve un’inversione di rotta senza perdere altro tempo e azioni concrete da parte del Governo e della Regione Toscana, per quanto attiene alle proprie competenze”. Una cosa è certa: fare finta di nulla non risolverà il problema e ci troveremo sempre più animali pericolosi tra le case, anche in pieno centro.

 

Foto d’archivio

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