Mai parlare e dare sentenze a partita in corso, si rischiano brutte figure con il Pisa di questa stagione, sia in un senso sia in un altro. Persino io, prima sullo zero a due e poi sul due a tre, non stavo “partorendo” un giudizio tenero sui Neroazzurri. E invece si gode e si festeggia, e non poco!

Trascorsi i primi quarantacinque minuti con il solito copione e le solite disattenzioni difensive (sulla nostra fascia destra si capiva subito che il Pisa non copriva a sufficienza), nella ripresa si è visto tutto un altro approccio, sicuramente in parte facilitato dall’espulsione al 64esimo del rosanero Gomes. Da lì in poi si è giocato costantemente nella metà campo avversaria, ma ciò nonostante gli ospiti avevano trovato il modo di ritornare avanti su rigore, a nemmeno un quarto d’ora dalla fine.

Una autentica “mazzata” che poteva chiudere l’incontro, invece i Neroazzurri hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo e, spinti da un’Arena nuovamente infuocata, hanno capovolto il risultato. Mi piace menzionare un fantastico tifoso di novanta anni, Antonio Verdini, che mi ha preso in disparte sul due a tre per dirmi che avremmo potuto vincerla, al fischio finale sono andato a cercarlo per abbracciarlo.

Che bello che le due reti finali le abbia siglate Matteo Tramoni, giocatore di eccelse qualità e tremendamente sfortunato questa stagione. Gioiamo per i nostri colori ma anche per lui, per i suoi sacrifici nel lungo percorso di recupero ieri ripagati da una doppietta da incorniciare.

A quota quaranta la Salvezza si intravede ormai concretamente, e a sette giornate dalla fine il Pisa ha il destino tra le proprie mani. A partire da Brescia, contro una squadra che sta facendo bene e ottimamente guidata da un Mister che a Pisa non ha avuto fortuna né le condizioni migliori per poter attuare il suo credo tattico: il Pisa dovrà far dimenticare e riscattare il pessimo approccio avuto a Como e in quel caso tutto sarà possibile. Persino tornare con tre punti in più. Proviamoci!

Andrea Cosimi

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