Maurizio Ficeli

Quando si avviano i lavori di restauro a palazzi e monumenti è sempre una buona notizia. Passando da Lungarno Galilei abbiamo notato da tempo gli operai all’opera davanti a Palazzo Pretorio, per montare le impalcature che permetteranno di eseguire i restauri alle facciate del palazzo stesso e alla Torre dell’orologio. Lavori quanto mai necessari visto lo stato di degrado in cui versa da tempo l’esterno dell’edificio. Una situazione, in pieno centro ed in un edificio storico che non era più tollerabile. Giusto dare atto all’amministrazione comunale di essersi prodigata in tal senso.

Dal cartello del Comune di Pisa, Assessorato ai lavori pubblici, in bella vista sulle impalcature, viene riportato quanto segue “Restauro delle facciate e manutenzione copertura”. Il progetto e la direzione dei lavori è a cura dell’architetto Roberto Pasqualetti, mentre la direzione del cantiere è del geom. Andrea Francesconi. Le imprese esecutrici sono la Francesconi Srl di Lucca, come capogruppo, e la Giannone e Santoni Snc di Casciana Terme (Pisa) come mandante. L’affidamento dei lavori con determina n. 1669 è del 09/12/2021, l’importo dei lavori in appalto è di €581.925,43 mentre l’importo complessivo dell’intervento è di € 750.000,00.

Qualche cenno storico sull’edificio: palazzo Pretorio ha origini medievali, già sede del Governatore fu oggetto di un crescente interesse verso la fine del Settecento, quando, per un ammodernamento, si decise di dotarlo di una nuova torre civica. Dovendo ospitare anche le carceri, l’Auditore di Governo, la Cancelleria Civile e Criminale, nonché l’Accademia di Belle Arti, all’inizio del 1.800 fu indetto un concorso per il suo completo rifacimento, a cui parteciparono Alessandro Gherardesca, Giuseppe Poschi e Giuseppe Martelli. Inizialmente prevalse il progetto del Martelli, ma il disegno fu presto accantonato in favore del più economico progetto elaborato dal Gherardesca, il quale prevedeva la realizzazione di un prospetto di gusto classicheggiante, aperto verso il centro mediante un porticato con arcate a tutto sesto.

I lavori furono avviati intorno al 1.820 ma sei anni dopo, a causa del lievitamento dei costi, il completamento dell’opera fu affidato a Giuseppe Caluri e il cantiere fu chiuso nel 1.829. Un importante restauro si ebbe dopo il terremoto del 14 agosto 1.846, che aveva minato la solidità della torre dell’orologio.

L’intera struttura fu gravemente danneggiata durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale: la parte di ponente, assieme alla torre civica, sostanzialmente fu rasa al suolo. La ricostruzione avviata nel dopoguerra apportò alcune importanti modifiche all’assetto del prospetto principale: il portico fu esteso su tutta la facciata, mentre la torre dell’orologio venne innalzata con sensibili differenze rispetto al disegno originario.

Palazzo Pretorio ha ospitato anche la Biblioteca Comunale, molto frequentata dagli studenti, da qualche anno trasferita in una nuova e moderna struttura nella zona delle Piagge.

Non resta che aspettare fiduciosi la conclusione di questo importante restauro. Veder tornare all’antico splendore un palazzo così importante nel contesto urbano cittadino, non potrà lasciare indifferenti i cittadini pisani e i tanti visitatori che, ogni giorno, passano lì davanti.

Maurizio Ficeli

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