Due donne, madre e figlia di 49 e 28 anni residenti a San Miniato (Pisa), sono finite in manette per una serie di truffe messe a segno contro persone anziane. I fatti risalgono al 2019, tra marzo e giugno, nella costa livornese. Rosignano, Cecina e San Vincenzo le località dove sono entrate in azione, simulando degli incidenti stradali. Tutti lievi, senza feriti, ma con risarcimento da ottenere a causa del danneggiamento di un orologio di valore. Ed è proprio lì che scattava la truffa. Ai malcapitati, tutti anziani, veniva chiesto un risarcimento in contanti.

Ciò avveniva in modo pressante, mediante una telefonata a una fantomatica compagnia di assicurazioni. La donna più anziana prendeva il telefono dicendo di chiamare la compagnia assicurativa, poi passava l’apparecchio al malcapitato di turno e il complice convinceva a pagare evitando di andare in causa, per risparmiare soldi e possibili seccature. Poteva accadere di tutto. C’era chi si impauriva e, per evitare conseguenze peggiori, consegnava i soldi richiesti. C’era anche chi opponeva resistenza e grazie a questo veniva lasciato in pace. Secondo gli inquirenti sarebbero almeno cinque le truffe andate a buon fine, con altrettante persone che hanno accettato di sborsare soldi per togliersi dai guai (inesistenti). Un 85enne a Cecina ha pagato mille euro; un altro della stessa età a San Vincenzo ha sborsato 4mila. Sempre a Cecina un 82enne ha accettato di pagare tremila euro, mentre un 75enne ne ha pagati tremila. Molto più magro il colpo a danno di un 84enne di Rosignano Marittimo, “soli” 100 euro.

Dopo le denunce sono scattate le indagini, che hanno portato all’arresto, spiccato dopo un mandato spiccato dalla procura di Livorno. Oltre al fermo delle due donne sono stati sequestrati alcuni orologi di scarso valore. Alle due donne, per cui è stata disposta la custodia cautelare domiciliare, è stato applicato il braccialetto elettronico, per controllare che non lascino la propria abitazione.

 

Foto: Carabinieri

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