Cinquemila episodi di assenteismo accertati e 2.600 euro ore di lavoro sottratte al servizio pubblico. Sono i numeri di un’inchiesta contro l’assenteismo che ha portato la Regione Toscana a notificare la lettera di licenziamento a sedici dipendenti degli uffici del Genio civile di Massa (Massa Carrara). Per altri cinque, invece, è scattato un provvedimento di sospensione. I provvedimenti disciplinari sono stati inflitti dopo l’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Massa Carrara, che ha coinvolto, tra gli indagati, personale del Genio civile e della Provincia di Massa.

I sedici licenziati erano finiti agli arresti domiciliari, con l’accusa di assenteismo, lo scorso 6 settembre. In base a quanto spiegato dagli investigatori in occasione degli arresti. Per le indagini sono state utilizzate anche riprese video, che hanno immortalato i “furbetti” intenti a svolgere altri lavori (uno, ad esempio, serviva i clienti in un bar, un altro si dava da fare in una tabaccheria) che nel frattempo erano stati sospesi dal lavoro.

Subito dopo la diffusione della notizia, lo scorso settembre, la giunta della Toscana aveva dato mandato alle strutture regionali competenti di applicare la sanzione disciplinare conseguente all’infrazione accertata. Sanzione che, in base alla normativa nazionale, impone il licenziamento per i dipendenti pubblici che attestino falsamente la presenza in servizio.

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