Che i toscani siano un po’ “fumini” (esagerati nelle reazioni) è risaputo. Mai ci saremmo aspettati, tuttavia, che due rappresentanti delle istituzioni – non due persone che giocavano a carte al bar – venissero alle mani o quasi: scriviamo “quasi” perché al momento non vi è l’esatta certezza di ciò che sia davvero avvenuto. Ma andiamo con ordine. L’incredibile diverbio è avvenuto nella provincia di Pisa, a Peccioli, dove si stava discutendo in merito alla possibile fusione di due comuni, Peccioli (4.656 abitanti) e Lajatico (1.275 abitanti).

Ecco cosa scrive il consigliere comunale Magdi Nassar, capogruppo della lista “Cittadini per Peccioli”, pubblicando sulla propria bacheca Facebook la foto del proprio collo, ferito, e il referto del pronto soccorso.

Nel corso della seduta del Consiglio Comunale del 30 dicembre scorso ho presentato alcuni emendamenti sul punto che riguardava la fusione con il Comune di Lajatico; il Sindaco Macelloni, invece di metterli in votazione, ha ritenuto di interrompere il Consiglio e ritirarsi in una sala attigua per un confronto con il segretario comunale. Al confronto sono stati ammessi ad assistere i soli consiglieri di maggioranza. Sono entrato nella stanza affermando di voler assistere come era permesso ai colleghi di maggioranza. Sono stato intimato ad uscire con urla da Macelloni, successivamente il Sindaco mi ha afferrato per la gola, stringendo fino a provocarmi dolore, poi mi ha spinto verso la porta, mi ha sbattuto la porta addosso mentre ero a contrasto con lo spigolo e successivamente me l’ha pigiata contro. Mi ha inoltre minacciato dicendo che se avessi riferito il fatto mi avrebbe denunciato “per calunnie, perché qui non ha visto niente nessuno”. I consiglieri comunali ed il segretario comunale hanno assistito alla scena senza intervenire. Richiesto l’intervento dei Carabinieri e terminati gli adempimenti del Consiglio, mi sono recato al Pronto Soccorso, dove mi sono stati diagnosticati un trauma cervicale ed escoriazioni, con una prognosi di cinque giorni. Ho sporto regolare denuncia la mattina successiva presso la Caserma dei Carabinieri di Peccioli.
Si tratta di un fatto di inaudita gravità, a fronte del quale ho intrapreso i doverosi contatti con la Prefettura di Pisa rappresentando che sento minacciata la mia incolumità personale in ordine allo svolgimento della mia attività politica e che non mi sento più nella capacità di adempiere con serenità al mio mandato, chiedendo un intervento e la valutazione dello scioglimento del Consiglio Comunale con commissariamento.
Chiedo a Macelloni le scuse formali, a riparazione del danno causato ai cittadini che rappresento attraverso la violenza usata su di me, e lo invito a rassegnare quanto prima le sue dimissioni.

La replica del sindaco Macelloni

Mi hanno informato di ciò che ha pubblicato il consigliere Magdi Nassar sul suo profilo Facebook. Non ho parole – commenta il sindaco di Peccioli Renzo Macelloni –. Nonostante il signore in oggetto si sia distinto per la sua eccentricità e ne abbia dato dimostrazioni fin dall’inizio di questa legislatura, così come due anni fa ebbe ad affermare urlando in consiglio comunale “faccio di tutto per rovinarvi!”, non avrei mai pensato si potesse arrivare a questi livelli di falsificazione per fare lotta politica. Per fortuna al consiglio comunale c’erano molte persone e non sarà difficile ricostruire le cose nelle sedi opportune. Mi attiverò immediatamente per tutelare la mia onorabilità è quella del consiglio comunale in tutte le sedi comprese quelle giudiziarie”.

Come la vediamo noi

Non eravamo presenti e non possiamo sapere come siano andate effettivamente le cose. Dovrà essere accertato nelle sedi opportune, perché è evidente che la vicenda in questione avrà degli strascichi giudiziari. Si dovrà stabilire se vi è stata violenza oppure calunnia. E qualcuno dovrà pagare. Questo è poco ma sicuro. È una pagina triste, consentiteci di sottolinearlo, mai avremmo voluto occuparci di una vicenda simile. Anzi, speriamo presto di tornare a scrivere dei borghi di Peccioli e di Lajatico per notizie di ben più alto spessore. I cittadini e i lettori ne hanno diritto. Lasciamo le comiche e le scenette da saloon a chi è del mestiere. Andiamole a vedere al cinema, o al circo, non nei consigli comunali.

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