Proprio una pessima figura: non ci sono altre parole per commentare quanto accaduto in Toscana per le spese di viaggio rimborsate ai consiglieri regionali nei mesi dell’emergenza sanitaria. Cioè sono stati rimborsati per trasferte che non hanno fatto, essendo rimasti a casa causa lockdown. La Corte dei Conti della Toscana ora vuole vederci chiaro. I magistrati, guidati dal procuratore regionale Acheropita Rosaria Mondera, vogliono appurare se si possa ravvisare l’ipotesi di danno erariale, visto e considerato che i rimborsi erano onnicomprensivi delle spese di mandato, comprese quelle di viaggio dalla propria residenza per raggiungere la sede della Regione, ma in realtà nessuno stava sostenendo quei costi.

Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione, parlando in aula chiederà a tutti i consiglieri di versare le somme percepite, chi non lo avesse già fatto, in atti di liberalità e beneficenza certificati. “Si possono dare all’Estar per gli acquisti sanitari o al Meyer o alla Lega contro i tumori, ognuno sarà libero di scegliere cifre e modi. Ed entro 15 giorni pubblicheremo tutto on line così vedremo chi dona e chi si tiene i soldi in tasca”.

Per circa 85 giorni in 40 consiglieri regionali della Toscana hanno lavorato da casa, collegandosi in videoconferenza, ricevendo oltre allo stipendio anche la quota variabile dell’esercizio di mandato, che racchiude tutte le possibili spese forfettizzate, compresi i viaggi per la sede della Regione dalla propria residenza. Per chi arriva da Grosseto, Massa o Siena si possono prendere anche 1.600 euro al mese. Secondo le stime sarebbero quasi 80 mila euro i rimborsi per quel periodo.

I primi a tirar fuori il caso sono stati i consiglieri del Movimento 5 Stelle: “Noi anche prima del Covid non li prendevamo, in questi anni solo di rimborsi di questo tipo abbiamo restituito 85 mila euro”, fanno sapere. Leonardo Marras (capogruppo Pd) ha detto che i soldi sono stati percepiti dai dem ma che in tanti hanno già provveduto a donarli in beneficenza in questi mesi, senza sbandierarlo in giro. La stessa cosa dicono i consiglieri della Lega. Marco Stella, di Forza Italia, scrive su Facebook “io li ho donati”. Lo stesso fanno Serena Spinelli (Mdp), Monica Pecori (Gruppo misto) e Tommaso Fattori (Sinistra Toscana).

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