Andrea Cosimi

Meritavano molto di più i tantissimi tifosi neroazzurri accorsi al Braglia. Meritavano un Pisa più attento, grintoso e concreto di quello arruffone, distratto e approssimativo poi giustamente sconfitto. Invece, fin dai primi minuti, si intuiva che sarebbe andato in onda il fino ad ora peggior Pisa targato Aquilani.

Innanzitutto smettiamola con questa rappresentazione secondo me faziosa e superficiale della realtà, per la quale la nostra rosa sarebbe tra le top della B, ci vuole equilibrio e anche con un po’ di sana capacità di analisi. E poi… il provincialissimo e stucchevole ritornello del “carro”… mettiamolo in soffitta, si fa miglior figura.

Analisi dicevo… È stato un buon mercato, per carità, complesso perché figlio di errori pregressi ma alla fine portato in fondo con un “dimagrimento” opportuno e con alcuni innesti di rilievo. Un mercato secondo me da 7, un voto ampiamente positivo che però va letto e interpretato nel contesto di quello di tante altre concorrenti che hanno costruito organici di grande spessore. Palermo, Parma, Catanzaro, Spezia, Bari, Venezia, Cosenza, Cremonese… mi fermo qua ma potrei continuare… le avete lette le rose? Fatelo, poi ne riparliamo.

La B ormai ha attratto proprietà facoltose, il livello della competizione si alza di anno in anno, al punto che individuare chi sale e chi retrocede diventa sempre più arduo. Nel Pisa, come la giri la giri, tutto ruoterà sul recupero e le garanzie di continuità di Caracciolo, perché dietro gli altri per adesso sono ripetutamente incerti. Davanti, con Torregrossa e Masucci che ad ora non possono fornire continuità di presenze e prestazioni, molto dipenderà dal rendimento di Mlakar.

Senza questi due fattori ci aspetta un campionato tutto da scoprire, difficile e niente affatto scontato, per cui signori miei io ribadisco quello che ho sempre pensato, con buona pace dei portatori di altre verità, “untori” di slogan acchiappa like: primo obiettivo la Salvezza, poi si vedrà. Perché ad ora la irrisoria facilità con la quale prendiamo gol deve far riflettere il Mister.

Dopo le due evitabilissime reti contro il Parma,  anche a Modena si sono viste marcature “deboli” e movimenti tardivi, oltre al fatto che manca la regia difensiva di un vero e proprio leader, e qui si ritorna a quanto detto prima, confidiamo nel miglior Caracciolo. In mezzo, per non finire in costante inferiorità numerica, bisogna correre e pressare, non basta avere piedi buoni. E poi alla fine, quanti tiri abbiamo fatto? Arena così lontano dalla porta quanto può incidere?

Al netto dei tanti infortunati, che si spera rientrino tutti in occasione della partita contro il Bari, i neroazzurri non hanno impressionato e non hanno mai dato la sensazione di poter far male ai gialloblu emiliani.

Sono un grande sostenitore di Aquilani, mi piace la sua idea di calcio e mi piace il fatto che non abbia peli sulla lingua. Spero di poter dire già ora che mi piacerà la sua capacità di modificare il suo credo tattico se si dovesse accorgere di non avere gli interpreti giusti per applicarlo.

Con la B non si scherza, trarre subito insegnamento e tesoro dalle due sconfitte consecutive perché la strada pronti via non si faccia più in salita.

Andrea Cosimi

Foto: Modena F.C (Facebook)

 

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