Tommaso Giacomelli

Non bisogna mai sottovalutare l’impegno che mette di fronte chi sta in alto e chi in basso nella classifica, il famoso testacoda. La Fiorentina, forte del suo quinto posto, e la Salernitana fanalino di coda della Serie A, sono il classico esempio di questa situazione. Il 4 a 0 del Franchi, tuttavia, non lascia molti dubbi, con la Viola che ha fatto il suo dovere, costruendo una prestazione determinata, che ha portato alla causa i tre punti che servono per continuare a stare sul treno che va spedito verso l’Europa. Se le altre grandi viaggiano veloci, la Fiorentina di Italiano sta al passo.

Negli ultimi anni questi incontri sono stati spesso dei trabocchetti per la Fiorentina, che tra le mura amiche ha lasciato punti importanti, come accaduto lo scorso anno con il Benevento, o scorrendo indietro nel tempo, come quando i Viola di Montella furono sconfitti dal Pescara con uno strepitoso Perin in porta. Fantasmi esorcizzati abilmente dalla macchina da guerra di Italiano, che per i primi trenta minuti ha dovuto tenere a bada una Salernitana volitiva, crollata alla prima occasione con la “trivela” da fuori area di Giacomo Bonaventura.

Nel secondo tempo, i gigliati hanno dilagato, specialmente grazie a Dusan Vlahovic, autore di un’altra meravigliosa doppietta. Due reti da grandissimo attaccante, che lo incoronano ancora di più come diamante di questa rosa, oggetto del desiderio di molteplici club, e sicuro uomo copertina della prima parte di stagione della Fiorentina. I numeri sono dalla sua, 32 gol in un anno solare sono quasi un record, e mancano ancora molti match prima della fine dell’anno. Vlahovic sembra comunque intenzionato ad aggiornare il suo score partita dopo partita, così come appare sincera la sua professionalità e il suo desiderio di lottare per la maglia. Non importano le voci di mercato, le diatribe contrattuali, Dusan è concentrato e in campo dà tutto.

La Fiorentina sale a quota 30 punti, quinto posto solitario e adesso non si può più nascondere. L’obiettivo è quello di entrare in Europa, ambizione che manca da troppo tempo a una piazza innamorata e calda come quella di Firenze. Una vetrina prestigiosa che porterebbe benefici alla società e a tutto il movimento calcistico
Viola, tornando a essere un punto di arrivo e non una piazza di passaggio per moltissimi calciatori in cerca di collocazione. Gran parte di questo merito va dato a Vincenzo Italiano, ma la sensazione è che questa squadra non abbia espresso ancora tutto il suo potenziale. Intanto Firenze e la Fiorentina sognano.

Foto: Massimo Paolone (Lapresse)

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