Nel 1997 a Seravezza (Lucca) divampò un’aspra polemica per una mostra organizzata al Palazzo Mediceo con alcune opere d’arte raffiguranti Benito Mussolini: “L’uomo della provvidenza. Iconografia del Duce 1923-1945”. Venticinque anni dopo, sempre in Versilia, stavolta a Pietrasanta, scoppia un’altra polemica. Nel Consiglio comunale si è votato per revocare la cittadinanza onoraria conferita a Mussolini nel 1924, come richiesto da Pd, Insieme per Pietrasanta e M5s. Il centrodestra si è espresso contro, ad esclusione di Fratelli d’Italia che non ha partecipato al voto. Il centrosinistra ha gridato allo scandalo: “Difficile commentare la scelta della maggioranza che vede ancora oggi Mussolini affiancato a nomi come quelli di Pascoli, Mitoraj, Botero, Sepulveda e altre illustri persone: non si trattava di cancellare la storia bensì di scrivere una nuova pagina per la città, tanto significativa quanto attuale… in un momento storico in cui forme dittatoriali stanno provocando guerre anche dentro l’Europa”.

Non si è fatta attendere la replica dei consiglieri di Forza Italia e Lega: “Quanto condanniamo e quanto siamo distanti dalla barbarie fascista e dall’ideologia di questo e di tutti i regimi totalitari, non dobbiamo certo affermarlo oggi”. Poi l’accusa, durissima, contro la sinistra: “Finora, nessuno degli amministratori che si sono succeduti alla guida del nostro Comune aveva sentito la necessità di procedere alla revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini. E neppure noi, la sentiamo”: è una “parte di storia che non possiamo né ignorare né cancellare, deve restare come occasione di  riflessione per tutti”.

Fratelli d’Italia ha spiegato così la propria astensione: “La nostra assenza alla seduta non si lega ad alcun motivo di imbarazzo per la questione-Mussolini – ha spiegato Massimiliano Simoni, candidato a sindaco di Fratelli d’Italia -: per quanto mi riguarda, ma penso di parlare anche a nome dei consiglieri Battaglini e Balderi, questa cittadinanza la possiamo revocare anche domani. Non eravamo presenti perché da tempo, in palese disaccordo con questa maggioranza, partecipiamo ai consigli solamente quando possiamo incidere, in positivo, sulla città. Detto questo il Pd, che ha amministrato a lungo Pietrasanta”, perché “non ha pensato di revocare la cittadinanza onoraria a Mussolini quando aveva i numeri per farlo?”.

Giani all’attacco: “Scritta una brutta pagina”

“La maggioranza che guida Pietrasanta ha deciso di scrivere una brutta pagina nella storia dell’amministrazione comunale. Ci auguriamo che possa tornare sui suoi passi e riveda questa scelta inaccettabile”, hanno detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore alla cultura della Memoria Alessandra Nardini. “Mentre infuria una guerra sanguinosa alle porte dell’Europa voluta da Putin , mentre assistiamo a numerosi casi di rigurgito nazifascista e a pochi mesi dal centenario della marcia su Roma, – proseguono – da Pietrasanta, terra di cultura, sarebbe potuto arrivare un segnale di amore per la democrazia e la pace, e invece giunge un segnale completamente opposto, che ci lascia dispiaciuti e indignati. La Toscana – concludono Giani e Nardini – è terra di antifascismo, solidarietà, uguaglianza, sin dal suo simbolo, il Pegaso alato che fu del Comitato toscano di liberazione nazionale. Gli attuali amministratori di Pietrasanta ne prendano definitivamente atto. Il nostro auspicio è che Pietrasanta possa arrivare al più presto alla cancellazione dall’elenco dei cittadini onorari di una figura che ha portato il nostro Paese al punto più basso della vicenda nazionale e alla vergogna delle leggi razziali”.

Riflessione

Comunque la si pensi la domanda posta dai consiglieri di Lega e Forza Italia merita una risposta: come mai nessuno degli amministratori che si sono succeduti alla guida del  Comune di Pietrasanta finora non ha mai sentito la necessità di procedere alla revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini? Non è che qualcuno ha a cuore certi argomenti solo per fare facile polemica a fini elettorali?

 

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