L’affondamento del ristorante galleggiante “Ca’ Moro”, a Livorno, avvenuto lo scorso 20 agosto, aveva gettato nello sconforto moltissime persone. Non tanto per i danni materiali quanto per il fatto che il locale, gestito dalla cooperativa sociale Parco del Mulino, dava lavoro a cinque ragazzi down impegnati come camerieri più altre quattro persone (cuoco, aiuto cuoco e altri due camerieri). Il ristorante era stato allestito a bordo di un vecchio peschereccio ancorato sul molo proprio davanti al monumento dei Quattro Mori, emblema della città. Dopo l’affondamento subito era scattata una generosa gara di solidarietà (raccolti sino ad ora più di 20mila euro) per ridare un futuro alla bellissima esperienza di quei ragazzi.

Per fortuna anche la politica ha pensato bene di mettere da parte le divisioni e il Consiglio regionale della Toscana, all’unanimità, modo unanime, ha approvato una mozione che impegna la giunta regionale a sostenere i progetti per la ripresa delle attività del ristorante.

I consiglieri regionali del Pd hanno presentato una mozione per sottolineare come il Consiglio regionale ritenga “doveroso” assicurare sostegno a tutte le iniziative per la ripresa di questo “progetto sociale di inserimento lavorativo di ragazze e ragazzi”. Una solidarietà non solo a parole, visto che la mozione impegna l’esecutivo regionale ad “attivarsi per valorizzare e supportare questa esperienza nelle forme e nelle modalità che potranno essere individuate, anche con l’eventuale utilizzo di specifiche risorse di bilancio del Consiglio regionale”.

La mozione, presentata dai consiglieri dem Francesco Gazzetti, Vincenzo Ceccarelli, Lucia De Robertis, Andrea Vannucci e Andrea Pieroni, è stata sottoscritta anche da Diego Petrucci (FdI) e Irene Galletti (M5S), che hanno votato a favore sottolineando “l’esperienza bellissima, positiva e di spessore, che ricade su tutto il territorio”.

Per aiutare il Ca’ Moro

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