Francesco Fasulo

Ci si incontra a Grisignano dove la stazione di campagna sembra uscita da un film dei fratelli Taviani. L’attore del nostro gruppo (scritturalo Roan!) scendendo dal treno mi confessa di essere emozionato per il ritorno allo stadio.

Baccalà e polenta in ogni modo. La cameriera propone il culatello e noi pensando già a domenica prossima rifiutiamo. Riusciremmo ad arrivare in ritardo anche partendo alle 6 di mattina. Mi ritrovo in tribuna, unico Pisano non della società. Leone fra le tigri esulto con rispetto ma esulto.

Dodici punti dopo quattro partite. Vedo Beppe Corrado che gongola. Guardo la curva, giochiamo in casa. Non dominiamo sul campo ma psicologicamente sì. So che vinceremo.

Vinciamo perché abbiamo sogni accesi come fari e occhi vigili e attenti come gli animali selvatici (semi cit. Elisa De Gregori, “Quelli che restano”). Esco dal Menti in anticipo e arriva il terzo gol. Segnano quelli che mette il condottiero.

Per accontentare i Crisantemo boys e visto che male non porta, vi dico che mancano 33 punti alla salvezza. Mi messaggia anche il direttore della banca per complimentarsi. Sono felice, sto ballando sul mondo e lo guardo dalla torre nel bel mezzo del luna park. Sentori di vino delle annate buone. Bona Ugo. Forza Pisa.

 

Video: Roberto Bassi

 

Foto: Rogers Tim / LaPresse (ilGiornale.it)

Scrivi un commento