Gli studiosi dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana hanno riscontrato il primo caso al mondo di tiroidite subacuta provocato dal coronavirus. Il lavoro degli endocrinologi, pubblicato dal Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, rivista della Società americana di endocrinologia, vede come primo autore Alessandro Brancatella, specialista in endocrinologia e dottorando di ricerca, insieme alla biologa Debora Ricci, agli specializzandi Nicola Viola e Daniele Sgrò, a Ferruccio Santini, professore associato di endocrinologia e direttore dell’unità operativa Endocrinologia 1, e a Francesco Latrofa, professore associato di endocrinologia.

Il caso, di grande importanza scientifica, è stato riscontrato in una giovane donna che ha subito un attacco di tiroidite subacuta, patologia infiammatoria della tiroide, dopo che era guarita spontaneamente dal coronavirus. Un mese prima di ammalarsi di Covid-19 la donna aveva fatto dei controlli alla tiroide, risultata perfettamente funzionante. Ma quali sintomi presenta la tiroidite subacuta? Dolore intenso al collo, febbre, malessere e sintomi legati all’eccesso di ormoni tiroidei circolanti, come sudorazione, tachicardia ed insonnia.

“Ci sono molte prove a sostengo dell’eziologia virale o post virale della tiroidite subacuta”, spiega il professor Francesco Latrofa. “Negli anni diversi virus sono stati associati a questa malattia, anche se ad oggi non era mai stato descritto nessun caso provocata da coronavirus”.

La paziente è stata trattata con successo con i glucocorticoidi. “Abbiamo ritenuto importante condividere con la comunità scientifica il caso di questa paziente – conclude Latrofa – con oltre 5 milioni di pazienti infettati in tutto il mondo è molto probabile che altri casi di tiroidite subacuta da coronavirus vengano alla luce”.

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