Il prossimo anno il lago sarà svuotato e tutti potranno tornare a visitare il paese di Fabbriche di Careggine, coperto dall’acqua. Quel piccolo borgo fu sommerso dall’acqua quando, nel secondo dopoguerra, fu creato un lago artificiale con lo sbarramento del torrente Edron, per poter costruire una centrale idroelettrica. Una lapide ricorda la costruzione della diga, che nel 1948 fu innalzata a 92 metri e l’acqua andò a coprire le case, tra cui il borgo di Fabbriche. L’invaso, che contiene circa 35 milioni di metri cubi di acqua, periodicamente viene svuotato per i necessari lavori di manutenzione. Inizialmente era previsto uno svuotamento ogni dieci anni: in realtà è avvenuto solo Tale evento, che inizialmente era previsto avvenisse ogni dieci anni, si è verificato soltanto quattro volte: nel 1958, 1974, 1983 e 1994.

La storia di questo borgo fantasma, che riposa in fondo al lago, è suggestiva. Lo fondarono nel XIII secolo alcuni fabbri provenienti da Brescia. Nella seconda metà del Settecento divenne uno dei più importanti fornitori di ferro del Ducato di Modena, grazie anche alla realizzazione della via Vandelli, che univa Massa a Modena. Gli abili artigiani del ferro del posto ricevettero persino l’esenzione dal servizio militare, come premio per il loro importante lavoro svolto. Col passare dei decenni le cose cambiarono e, accanto al declino della via, si accompagnò l’inesorabile decadenza del borgo, con i suoi abitanti che per vivere dovettero tornare a occuparsi di agricoltura e pastorizia. L’economia di Fabbriche si risollevò nei primi del Novecento, grazie alle cave di marmo vicine a Vagli. Poi, dopo la Seconda Guerra mondiale, la scelta di sacrificare l’antico borgo per produrre energia elettrica grazie alla diga. I poco più di cento abitanti che vi abitavano furono sistemati nelle case nuove costruite a poca distanza. Fabbriche di Careggine scomparse per sempre inghiottito dalle acque…

Intanto l’Enel fa sapere che sta lavorando per un “Memorandum di intesa” con il Comune di Vagli di Sotto (Lucca) e Romei Srl per sostenere il “Progetto Essere 2020 – Vagli”, con l’obiettivo di valorizzare il turismo del territorio a partire dalle eccellenze di carattere storico, paesaggistico e culturale. Il Memorandum punta ad un turismo responsabile, attraverso la sensibilizzazione e la crescita culturale della collettività in materia di energia pulita e rinnovabile. Tra le proposte c’è l’apertura di siti adibiti a musei digitali indoor, la realizzazione di musei sul territorio e sulla storia locale, la riqualificazione dell’ambiente naturale, compresa la pulizia dell’invaso di Vagli mediante una serie di attività che, attraverso il possibile svuotamento del bacino, prevedono la realizzazione di attività manutentive sulle opere idrauliche, interventi ambientali con lavori di ingegneria naturalistica e progetti di valorizzazione turistica.

Foto: Wikipedia

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