Quando finalmente potremo tornare alla normalità (speriamo presto) molte cose saranno diverse da come le abbiamo conosciute. In questa fase di lockdown si studiano i cambiamenti necessari e quelli che potrebbero essere introdotti. Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, lancia una proposta interessante nel campo della cultura e del turismo. “Firenze e la Toscana possono diventare il nuovo modello del turismo slow. Sarebbe una prospettiva da sperimentare nei prossimi mesi, di concerto con le varie istituzioni e categorie interessate, per creare programmi di viaggi e di visite che offrano un’esperienza migliore, lontana dallo stile ‘selfie e fuggi’ di questi ultimi anni. Non deve essere necessariamente un’offerta più costosa, il binomio qualità-prezzo gonfiato è da sfatare, ma dobbiamo sperimentare una formula nuova di turismo, che da un lato renda le persone più ricche culturalmente, dall’altro tuteli e rispetti l’ambiente. Il binomio dovrebbe essere, semmai, cultura-ecologia, nel rispetto della città e del paesaggio”. Schmidt ne ha parlato in un dibattito in streaming organizzato da Destination Florence Convention & Visitors Bureau, a cui hanno preso parte, oltre a diversi operatori del settore, anche gli assessori al turismo del Comune di Firenze Cecilia del Re e della Regione Toscana Stefano Ciuoffo.

Schmidt ha sottolineato l’importanza di “concepire offerte di qualità, sperimentando anche nuovi metodi di fidelizzazione dei visitatori, e aprire anche a interessi trasversali”. Come fare? Ad esempio con i “pacchetti integrati”, che vedono coinvolti diversi soggetti: musei, alberghi, enti pubblici e altre realtà. Nel dibattito si è parlato anche del “turismo di prossimità”, sottolineando l’opportunità di coinvolgere i “vicini di casa” in una rete di itinerari. Il direttore degli Uffizi, ad esempio, ha lanciato l’idea di modificare le tematiche dei percorsi, soffermandosi ad esempio sui luoghi di Galileo Galilei e di altri importanti personaggi della storia toscana. Sui Medici, invece, ha suggerito di variare prospettiva partendo non dagli Uffizi ma da San Marco, “dove nasce il Rinascimento”. Schmidt ha parlato anche di “turismo interregionale, in particolare tra regioni vicine, creando itinerari tematici: ad esempio, sulle orme di san Francesco, un percorso tra Umbria, Lazio e Toscana.

Un altro tema affrontata è stato quello delle guide turistiche, con una particolare attenzione alla qualità, alle regole e ai prezzi. “In passato abbiamo visto una liberalizzazione selvaggia delle licenze – ha detto il direttore degli Uffizi –  spesso ‘comprate’ in paesi dove non vigono i nostri criteri di selezione. Il risultato è una qualità talvolta bassa se non addirittura deludente, e una inaccettabile competizione sui prezzi. È uno scandalo invece che guide turistiche qualificate talvolta vengano pagate meno di 100 euro l’ora. Non credo nell’economia al ribasso, ma nella congruità dei prezzi. Gli sconti hanno senso se fanno parte di una strategia. Lo sconto ad ogni costo invece serve solo a peggiorare la qualità della visita che si offre al pubblico”.

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