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Il Gioco del Ponte si decide nella “bella”: oltre 22 minuti di combattimento

- Cronaca, Primo piano
29 Giugno 2025

Maurizio Ficeli

Nell’ultimo sabato sera del mese di Giugno è andata in scena l’edizione del Gioco del Ponte 2025 che ha chiuso tutte le manifestazioni del Giugno Pisano. Manifestazione bella e partecipata, che si è svolta con snellezza e senza intoppi, malgrado la lunghezza di alcuni appassionanti combattimenti sul ponte. Mezzogiorno ha portato a casa una vittoria in rimonta, culminata nella “bella”, bissando così il successo dello scorso anno.

Le cose non iniziano bene per Mezzogiorno, con i Dragoni sconfitti al primo combattimento da Santa Maria. Al secondo scontro sul ponte i Delfini pareggiano il conto sconfiggendo, per la prima volta nella storia del Gioco, i Mattaccini, da cui avevano sempre perso. La battaglia dura 10 minuti e 48 secondi. Nella terza sfida Sant’Antonio viene sconfitto da Calci. Non va meglio, per Mezzogiorno, neanche il quarto combattimento con i Leoni battuti dal San Michele. A quel punto le cose sembrano farsi complicate per la parte australe che vede allargarsi la forbice dello svantaggio: 1-3.

Ma quando tutto sembra perduto, ecco la rimonta: prima con San Marco che ha la meglio sui Satiri e poi con San Martino che batte San Francesco portando il risultato sul 3 a 3 e regalando la “bella” alla propria parte. 

Lo scontro finale avviene tra le due nazionali di Tramontana e Mezzogiorno, la selezione dei migliori combattenti delle due parti, guidate da due capitani agli esordi, Federico Bonaguidi per la parte boreale e Marco Santopadre per la parte australe. Il combattimento va avanti per 22 minuti e 26 secondi: un tempo che, tra spinte e controspinte, sembra non finire mai. Lo sforzo dei combattenti viene accompagnato da un gran tifo da parte delle opposte fazioni, con il boato finale dei sostenitori di Mezzogiorno che vanno sul Ponte di Mezzo ad esternare il proprio entusiasmo riservando i classici sfottò agli sconfitti. Davvero un tifo delle grandi occasioni con le tribune colorate di striscioni, bandiere, coriandoli e fumogeni.

Soddisfatti, alla fine, il sindaco Michele Conti e le altre autorità presenti, oltre ai tanti turisti entusiasti. Una bella edizione del Gioco che va consegnata agli annali, al di là del risultato, dando lustro all’intera città di Pisa. “Che vinca Borea o Mezzogiorno, sempre Pisa vincerà”. Ed è proprio così, anche stavolta la città della Torre pendente ha vinto alla grande, Arrivederci al prossimo anno.

Maurizio Ficeli

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