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Giani e Tomasi, se non loro chi?

- Politica, Primo piano
19 Giugno 2025

Viene quasi da ridere nel leggere come alcuni giornali hanno intitolato i resoconti sul dibattito tra Eugenio Giani e Alessandro Tomasi, che si è svolto a Pistoia pochi giorni fa: “Confronto tra quasi candidati”. Ovviamente stiamo parlando delle prossime elezioni regionali, in programma tra settembre e ottobre (la data deve ancora essere fissata). Il presidente della Regione Toscana e il sindaco di Pistoia dovrebbero essere i candidati del centrosinistra e del centrodestra. Ma mai come in questi casi il condizionale è d’obbligo: non c’è ancora, infatti, alcuna decisione ufficiale. Si naviga a vista, secondo i tempi e i modi della politica nazionale. Che, come sempre, prima fa venire i propri interessi (o meglio, quelli dei partiti), poi quelli dei cittadini e del territorio da amministrare.

Che manchino pochi mesi al voto e che sarebbe utile, per non dire doveroso, che si facesse chiarezza almeno sui candidati, pare scontato. Purtroppo però non è così e ogni volta è la stessa storia. Le decisioni vengono prese a Roma ed è lì che si stabilisce chi dovrà correre e chi no, sulla base, innanzitutto, di accordi di carattere nazionale. Questo posto a me, questo a te…. è l’unica logica esistente. Tutto il resto non conta.

Diciamo la verità, comunque la si pensi chi dovrebbe essere, a sinistra, a candidarsi al posto di Giani? E nel centrodestra vedete un candidato migliore di Tomasi, che da anni si scalda per correre, girando in lungo e in largo la regione e, al contempo, guidando con buoni risultati la sua città?

Eppure questo non conta nella logica dei partiti, che vanno avanti all’infinito senza decidere. Una triste pagina del gattopardesco teatrino politico italiano.

Foto: fermo immagine video Tvl.it

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Giornalista.

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