213 views 6 min 0 Commenti

Metti che un pomeriggio la Serie A bussa alla tua porta mentre sei all’Arena

- Primo piano, Sport
5 Maggio 2025

Metti il caso, improbabile ma possibile, che tu non veda dal vivo una persona molto importante da 34, lunghi, interminabili anni. Metti che tu ci hai persino rinunciato, sia pur controvoglia, a rivederla. Di anni ne hai più del doppio e ormai ti dici che è difficile rivederla e che ne farai a meno, che toccherà ai più giovani incontrarla e averci a che fare.

Scherzi con gli amici dicendo che la vedrai dall’alto, tanto l’hai vista da giovane e t’è bastato, omettendo che l’ultimo anno che passò dalle tue parti eri talmente impegnato a… “fare il giovane” che non l’hai nemmeno considerata più di tanto al punto che, dopo, quando lei si è dileguata, ti sei persino pentito di essere stato poco ospitale.

Così fai altro, pensi ad altro. Si può vivere anche senza, ovvio. Il mondo è pieno di cose da fare di ogni tipo, l’essere umano è così ingegnoso che ne inventa mille di modi per spendere in maniera positiva e gratificante il proprio tempo e tu sei una persona dispersiva che ami becchettare in qua e là in vari campi, proprio come un passerottello, sia pur sempre più onusto di anni e di acciacchi, e quindi te la cavi ugualmente.

Quindi non ti lamenti, anzi te la scordi anche se non l’hai mai persa di vista “quella cosa” rotonda che ti permetterebbe di ritrovarla, quella gioia perduta. Infatti l’hai sempre seguita da lontano e persino più da vicino negli ultimi anni, anche se con soddisfazioni alterne. Non ti vuoi far prendere più di tanto dalle cose, hai imparato a non farti coinvolgere più di tanto in generale: si patisce di meno.

Mesi fa, per scherzo, poi, accade che ti ritrovi a confidare a te stesso che se la vuoi di nuovo rivedere potresti provare a fare un fioretto, come t’insegnarono nel Paleolitico Inferiore, quando ancora zampettavi senza deambulare con andatura eretta. Magari standole di nuovo lontano lei tornerà apposta per comprendere il motivo del tuo disinteresse. Pensiero magico che a volte funziona al pari di quello razionale.


Ma poi arriva il giorno della resa dei conti e non ce la fai e ti ritrovi il giorno prima a stare in fila quasi due ore sotto l’ombrello in mezzo a una marea di persone sconosciute in cui ti riconosci e che senti vicine e simili per impossessarti del biglietto che può permetterti di rivederla. E il giorno dopo, con quel foglietto, torni all’Arena con due amici, uno dei quali ai tempi dei tuoi capelli trionfanti era stato con te, a volte, su quei gradoni, anche se lui pare non ricordarselo più. Peccato, però, non aver più l’identica energia, fiducia e carica del gruppo dei ragazzi e ragazze intorno a te, che non hanno mai conosciuto le fattezze della bella e desiderata Signora e per anche per questo ti suscitano persino un po’ di tenerezza. Così ti domandi: ma tornerò, un giorno, in un’altra vita, a vivere ancora il terribile splendore dell’infiorescenza? È impossibile che non ci sia, per tutti noi, una seconda chance!

Ma mentre stiamo lì, di fronte a uno schermo che dai gradoni della gradinata pare un francobollo, ansiosi tutti ma noi maturi più silenziosi e tremebondi perché avvezzi ai rovesci della sorte, lei piomba di nuovo tra noi, bella e seducente come in quei tempi antichi e la gioia esplode quando tutti, compresi anche i tanti che ne non conoscono le fattezze, ci accorgiamo che finalmente sta bussando alla nostra porta proprio lei, MISS SERIE A, la più bella serie di calcio del reame.

E la carta d’identità arrossisce e rinnega i suoi numeri, la tua schiena si raddrizza di botto, le tue rughe si dileguano come ladri di notte, persino le tue energie paiono ridestarsi pensando che la vita è ricca di sorprese perché, quando meno te lo aspetti, vendica le offese del tempo e gli affanni degli inevitabili rovesci, e cura e risarcisce le tue ferite.

Di conseguenza un immenso Grazie, al mAgico PISA SPORTING CLUB e a tutti suoi uomini, nessuno escluso, che hanno aperto la porta alla Suprema divinità calcistica facendola entrare in tutte le nostre case. Cercheremo di essere gentilissimi con lei per non perderla un’altra volta e progettiamo tutti i modi per allietarne il soggiorno, Allora, che i festeggiamenti per il grande traguardo raggiunto abbiano inizio! E buona Serie A per tutti/e!

Guido Martinelli

Condividi la notizia:
Articoli pubblicati: 273

Collaboratore

Lascia un commento