In un campionato che sta assumendo i contorni dell’indimenticabile ieri è andata in onda forse la partita più emozionante delle tante fino ad ora viste.
Un Pisa già pesantemente penalizzato dalle assenze di Tramoni (dovrebbe rientrare in casa contro il Cittadella) e Caracciolo, dal tredicesimo minuto si è ritrovato in ulteriore difficoltà per una grave leggerezza di Marin, giustamente sanzionata con il rosso per una gomitata a Tongya.
Inzaghi, questo Mister straordinario che abbiamo la fortuna di avere, non si è scomposto, ridisegnando un modo di stare in campo in grado di contenere gli avversari (modesti) e di far male.
I Neroazzurri, dal momento dell’inferiorità numerica in poi, hanno dato tutto e anche di più, su ogni pallone, in ogni zona del campo, tanto che non è facile parlare di un migliore in campo, perché tutti sono meritevoli.
Via via che il tempo scorreva la consapevolezza di poter vincere è aumentata, e alla fine è arrivata, meritatamente
“Moreo Sindaco” ho letto da qualche parte, “Tourè gladiatore“, certamente meritevoli di menzione speciale, ma tutto il collettivo ha brillato, compresi i subentrati, su tutti Abildgaard.
Così a Spezia D’Angelo e i suoi tifosi continuano a rodersi il fegato e, anche se è umano averne rispetto e tenerlo in considerazione, non possiamo negare che quella realtà non ci sta affatto simpatica e ci fa tanto piacere, ma tanto, averli rispediti a meno cinque.
Come sempre ribadito il torneo è lungo, mancano ancora ben quindici partite, una delle quali sarà proprio a Spezia, dove il fattore campo lo sanno far valere bene e tutti vigileremo affinché ciò avvenga secondo le regole.
Intanto godiamoci questi importantissimi tre punti, venerdì sarà già campionato a Palermo, trasferta difficilissima non solo per il valore degli avversari, che saranno animati da forte voglia di riscatto dopo la sconfitta di ieri a Reggio Emilia.
Ci andiamo con una determinazione maggiorata e ancora con gli occhi lucidi per la prestazione epica di ieri.
Andrea Cosimi