Servono sedici milioni di euro per acquistare la tenuta di Varramista (Montopoli Val d’Arno), una villa del XVI secolo con ampio parco, in tutto 400 ettari, appartenuta alla famiglia Piaggio e poi Agnelli.
Enrico Piaggio, il secondogenito del fondatore della Piaggio, la acquistò negli anni Cinquanta del Novecento, ed è lì che si sposarono Antonella Bechi Piaggio e Umberto Agnelli nel 1959. Nel 1996 la tenuta fu teatro di un altro matrimonio importante, quello fra Giovannino Agnelli (figlio di Umberto) e d Avery Howe. Alcuni anni dopo la morte prematura di Giovannino (avvenuta nel 1997) sua madre decise di aprire al pubblico la villa.
La tenuta comprende diversi casali (tre dotati di piscina), due cantine vinicole, una cappella privata e alcuni rustici e annessi: il tutto distribuito su una superficie complessiva di 14.500 metri quadrati.
Nel corso della sua lunga storia la tenuta ha ospitato personalità importanti a livello nazionale e internazionale, nel campo della politica, della cultura e dell’impresa. Nel 1856 Alessandro Manzoni Manzoni, in collaborazione con Gino Capponi, durante due brevi soggiorni a Varramista raccolse molti appunti linguistici.
La villa fu costruita come avamposto fiorentino contro i pisani, ed inizialmente fu un possedimento della famiglia Capponi, come segno di riconoscenza della Repubblica di Firenze a Gino di Neri Capponi, che aveva guidato i fiorentini nella vittoria su Pisa nel 1406. Il progetto fu affidato a uno dei più importanti architetti e scultori dell’epoca, Bartolomeo Ammannati, che sotto i Medici lavorò anche alla trasformazione/abbellimento di Palazzo Pitti.
Varramista e il vino
Il Sangiovese e la Syrah sono i due vitigni nelle colline della tenuta. Fu Giovanni Alberto Agnelli negli anni Novanta a migliorare la produzione vitivinicola, sviluppando un sistema produttivo moderno che diede vita a vini pregiati.
Il sindaco di Montopoli Val d’Arno
“Abbiamo appreso dalla stampa della vendita della villa di Varramista – dice il sindaco Linda Vanni -. Un luogo simbolo del nostro territorio per la storia che racchiude e per il legame emotivo che evoca nel cuore e nella memoria di tanti cittadini e cittadine di Montopoli, soprattutto per la frazione di Castel del bosco. Siamo in contatto con Fattorie Varramista per conoscere gli sviluppi della vicenda e capire quali saranno le prospettive e il futuro di questo magnifico immobile. Il nostro augurio è che la villa e la tenuta possano continuare a essere quel luogo del cuore e che siano preservati i posti di lavoro, la storicità e l’importanza che la proprietà rappresenta. Un simbolo vivo anche della ricchezza enogastronomica e imprenditoriale del nostro Comune”.
Foto: Terre di Pisa