Maurizio Ficeli

Il Pisa subisce un’altra sconfitta fra le mura amiche, il Bari espugna l’Arena in extremis (1-2) in una gara che i nerazzurri hanno giocato in inferiorità numerica per 80′, a causa dell’espulsione di Nagy. Malgrado ciò il Pisa era riuscito a sbloccare il risultato con Torregrossa su rigore. I pugliesi avevano acciuffato il pareggio con Esposito a fine primo tempo, ma verso la fine del match accade il “fattaccio” che condanna il Pisa alla sconfitta: l’arbitro Colombo assegna un rigore per un tocco di mano di un difensore nerazzurro, senza però aver fermato la precedente azione di gioco dove lui stesso ha vistosamente deviato il pallone. Un gravissimo errore tecnico, con Antenucci che ha approfittato del “regalo” trasformando il rigore che vale tre punti per la sua squadra.

Anche domenica “sold-out” all’Arena, con 9.435 spettatori paganti. Malgrado l’amarezza per la sconfitta a Terni il pubblico di fede nerazzurra ha affollato i gradoni dello stadio da cui ha trasmesso gran tifo e calore verso i propri beniamini. Curva Nord splendida come sempre, ribollente di tifo, cori, striscioni e bandieroni. Bello anche il colpo d’occhio del settore ospiti: nella Sud erano presenti circa 900 supporters baresi. A differenza della gara con il Cagliari, malgrado anche con i baresi non ci siano rapporti di amicizia (anche loro sono amici dei sampdoriani), se non altro vi è stato rispetto e non è volata alcuna offesa fra le parti.

La Curva Sud coi tifosi del Bari

I gruppi della Nord hanno esibito uno striscione per ricordare Daniele Natali, da tutti conosciuto come “Gege”, scomparso 7 anni fa. Riportava la scritta “CAAMOON GEGE“, frase che amava pronunciare sempre. Inoltre fuori dalla Nord, attaccata ad un lampione, in sua memoria è stata collocata la bicicletta con cui girava per la città.

È un po’ difficile parlare di personaggi, dopo una sconfitta del mio amato Pisa, ma mi devo sforzare anche se “mi girano a randa”. Per prima cosa a vedere il Pisa c’era l’attaccante e nazionale romeno del Parma Dennis Man (in foto con me), autore dello splendido gol vittoria nella gara di sabato con il Cagliari, venuto a vedere i suoi connazionali ed a cui ho fatto i complimenti.

Dennis Man e Maurizio Ficeli

Prima dell’inizio della gara, presso il parcheggio Pisamo, dove presto servizio come volontario, ho avuto il piacere di incontrare Elisabetta Dossi, compagna di Mario Gargiulo, anche se ho fatto una gaffe, perché, sentendola parlare con un accento della parte est della Lombardia, le ho detto: “Scusa, ma te sei bergamasca?!”. “No – mi ha gelato – sono di Brescia!”. Errore clamoroso il mio, visto la rivalità alquanto accesa fra quelle due città, ma spero mi abbia perdonato.

Entro alla stadio ed in tribuna incontro il mitico avvocato Paolo Malasoma (foto), pisano doc che vive ad Orbetello, in provincia di Grosseto, ma che non manca mai a qualsiasi partita del Pisa, sia in casa che in trasferta, partendo da quelle lontane zone della Maremma al confine con il Lazio. Paolo lo puoi vedere sempre tutto bardato di nerazzurro a tifare Pisa come un vero ultras.

L’avvocato Paolo Malasoma, tifosissimo nerazzurro

Poco più in là incontro Fabrizio Paperini, da tutti conosciuto come “Il Papero” (foto), uno dei vecchi ultras, con tanto di sciarpa nerazzurra. Quante avventure in curva Nord e nelle trasferte da ricordare con lui, da Genova a Bergamo, da Verona a Bologna, e chi più ne ha piu ne metta. Anni fa ha anche guidato, da bravo autista, i pulman con cui portava in trasferta i tifosi ed anche la stessa squadra nerazzurra. Il “Papero” è davvero un mito, che ha fatto la storia della Curva Nord ed è giusto menzionarlo.

Fabrizio Paperini, il “Papero”

Detto questo andiamo a parlare brevemente della gara, che inizia con la squadra pugliese che pressa i nerazzurri e al 12 minuto c’è l’espulsione di Nagy per aver fermato Cheddira lanciato a rete. Il Pisa si ritrova da subito in inferiorità numerica. Malgrado ciò al 16′ Morutan ruba palla a Mazzotta, servendo Torregrossa il quale viene però steso in piena area dallo stesso giocatore barese. Rigore netto. Sul dischetto va lo stesso Torregrossa che spiazza Caprile portando sull’1-0 i nerazzurri. Pisa molto intraprendente nonostante l’inferiorità numerica; al 32′ va vicino al raddoppio con un destro di Sibilli dal limite. che finisce sopra la traversa. Al 36′ il Bari pareggia grazie ad un colpo di testa di Esposito (1-1), fra l’esultanza dei tifosi pugliesi presenti in curva Sud.

Nella fase finale della ripresa accade una cosa incredibile, direi scandalosa, ai danni del Pisa, perché il direttore di gara assegna un rigore per tocco di mano di un difensore nerazzurro, senza però aver tenuto conto di aver deviato lui stesso la sfera, favorendo in modo evidente l’azione offensiva del Bari. Errore tecnico gravissimo. Così Antenucci, ex di turno, mette a segno il gol del successo per il Bari. Dopo il 90′c’è anche l’espulsione di Caracciolo per proteste. Nella prossima gara con l’Ascoli al “Del Duca” i nerazzurri, saranno senza Sibilli, ammonito con diffida, oltre a Caracciolo.

Una sconfitta che non ci voleva proprio, con alcune decisioni sciagurate del direttore di gara lariano che hanno avuto un peso determinante. Non si può che essere pienamente d’accordo con quanto affermato da Giovanni Corrado al termine della gara, riguardo all’episodio che ha determinato la sconfitta. Ha detto, giustamente, che sarebbe bello vedere almeno per una volta il mondo arbitrale fare un mea culpa e ammettere un errore tecnico.

La colpa non può essere ascritta alla società perché ha protestato o al capitano che è stato espulso per aver chiesto un controllo al Var. Lo stesso direttore di gara ha anche affermato, a fine partita, di non essersi reso conto del tocco, eppure aveva messo il fischietto in bocca, senza fischiare. Con quel tocco è stato falsato il risultato della partita. Ed io aggiungo che se certi regolamenti e norme arbitrali non si sanno applicare con correttezza, sarebbe meglio avere l’onestà intellettuale di smettere di arbitrare, magari dandosi all’ippica. Purtroppo è quasi impossibile che un arbitro ammetta di aver sbagliato.

Stavolta, credetemi, sono alquanto imbestialito e dico con rabbia “ora basta!” La piazza di Pisa merita rispetto: lo meritano la città, la società e il pubblico, questo deve essere chiaro una volta per tutte, perché non abbiamo gli anelli al naso!

Ai ragazzi, malgrado la sconfitta, mi sento di fare un elogio, perché, seppur in inferiorità numerica, hanno tenuto testa ad un Bari che, alla fine, ha espugnato l’Arena solo grazie ad un “regalo” del direttore di gara comasco. Nonostante la tremenda amarezza non bisogna perdersi d’animo, andiamo ad Ascoli determinati, è pur vero che stiamo passando un momento difficile, ma dobbiamo reagire, ad inizio campionato abbiamo passato situazioni peggiori superandole alla grande. Ce la faremo anche stavolta!

Maurizio Ficeli

 

 

PISA – Nicolas; Calabresi (82′ Masucci), Hermannsson, Caracciolo, Barba; Nagy, Marin, Sibilli (63′ Esteves); Morutan (72′ M. Tramoni); Torregrossa (63′ Mastinu), Moreo (82′ Gargiulo). A disposizione: Guadagno, Livieri, Zuelli, Sussi, Gargiulo, Masucci, L. Tramoni, Trdan, Rus. Allenatore: Luca D’Angelo

BARI – Caprile; Pucino, Di Cesare (59′ Zuzek), Vicari, Mazzotta (83′ Ricci); Maita, Bellomo (69′ Botta), Benedetti; Cheddira (83′ Ceter), Esposito (59′ Antenucci), Morachioli. A disposizione: Frattali, Sarri, Matino, Benali, Molina, Dorval, Mallamo. Allenatore: Michele Mignani.

Marcatori: 18′ rig. Torregrossa (P), 36′ Esposito (B), 90′ rig. Antenucci (B)

Ammoniti: Morutan (P), Esposito (B), Sibilli (P), Marin (P), Vicari (B)

Espulsi: Nagy (P), Caracciolo (P)

Arbitro: Andrea Colombo (Como)

 

 

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