Maurizio Ficeli

È arrivata la tanto attesa vittoria in casa del 2023! Il Pisa di mister Luca D’Angelo è riuscito a prendersi tre punti all’Arena vincendo per 2-1 con il Perugia. Un successo che porta i nerazzurri al sesto posto in classifica a quota 38. La partita era iniziata decisamente male per i colori nerazzurri, a causa di un arbitraggio alquanto discutibile, per non dire peggio, in cui il signor Alberto Santoro della sezione di Messina si è letteralmente elevato a “protagonista” in senso negativo, prima annullando un gol a Morutan, poi comminando un’espulsione ad Hermannsson, più altre 5 ammonizioni ai giocatori e al mister nerazzurro, e poi con il penalty tirato da Casasola che ha portato in vantaggio gli umbri.

Il fischietto di Messina ha permesso degli atteggiamenti, da parte dei giocatori, che hanno rischiato letteralmente di rovinare la partita. Questo ha letteralmente mandato in bestia sia il pubblico presente che la panchina nerazzurra, come l’esultanza al gol di alcuni giocatori biancorossi in prossimità della Curva Nord. Al 76′ l’arbitro ha voluto controbilanciare espellendo il perugino Paz, anche se è il Pisa ad essere rimasto in inferiorità numerica per la maggior parte dell’incontro.

Malgrado certe note negative, il Pisa ha dimostrato di avere un gran carattere, da 11 leoni (pur se rimasti per larga parte della gara in 10), riuscendo a ribaltare il risultato prima con  un bellissimo tiro in diagonale di Morutan e poi con una gran “bomba” di destro di Marin dal limite, che ha fatto esplodere come una “Santabarbara” l’Arena Garibaldi-Romeo Anconetani.

Grande e meritata ovazione, inoltre, per l’ingresso in campo, dopo diversi mesi, di Antonio Caracciolo, il mitico “Comandante”, sceso in campo con una maschera protettiva sul volto. Una prova generosa la sua, che ha coinciso con un successo importante, davanti a 7.517 spettatori paganti, per questa attesa gara contro i grifoni umbri galvanizzati dal roboante successo nel derby con la Ternana.

Buona la rappresentanza di tifosi perugini, gemellati con i pisani. Tifo acceso da ambo  le parti, il tutto nel pieno rispetto, anzi, sicuramente le due tifoserie hanno dimostrato più maturità di qualche personaggio in mezzo al campo.

Festeggiatissimo l’ex di turno Stefano Gori, mentre l’altro ex  Ciccio Lisi era fuori per squalifica. Presente, inoltre, fra le fila della compagine umbra il pisano doc Gregorio Luperini, vero mattatore con una doppietta nel derby umbro, e Paolo Bartolomei, lucchese di origine ed ex Spezia e Pontedera, che i tifosi nerazzurri ricordano per un gol che segnò contro il Pisa condannandolo alla sconfitta nel derby con i granata pontederesi.

Fuori dallo stadio, prima della partita, ho avuto il piacere di riabbracciare Davide Di Quinzio, ora alla Lucchese, venuto a vedere la gara insieme al compagno di squadra Niccolò Romero. Un saluto che mi ha fatto immenso piacere. Un giornalista umbro mi ha presentato il presidente del Perugia, Massimiliano Santopadre, dicendogli che ho origini norcine e che sono amico di Stefano Gori, al che mi ha detto che è un bravissimo ragazzo ed io concordo in pieno. Insomma, è stato un bel siparietto.

Al  di là della cordialità e della eterna riconoscenza nei confronti di chi ha dato tanto per i nostri colori, in cuor mio coltivavo il sogno della vittoria per il Pisa, e così è stato. Ma andiamo alla partita. Prima del fischio di inizio è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Ilario Castagner, che allenò entrambe le squadre: caloroso applauso da entrambe le tifoserie. Mi sono commosso perché io ho conosciuto personalmente il mister quando lavoravo nel Pisa, un Signore di altri tempi, oltre che un bravissimo tecnico.

Ad inizio gara la Nord ha esposto uno striscione per dare la carica ai propri beniamini “È ora che va dimostrato, grinta e cuore per un unico risultato”. I nerazzurri partono a spron battuto, andando vicini alla rete con Gliozzi. Poco dopo il Pisa segna: azione di Gliozzi a servire Morutan che di piatto insacca ma l’arbitro, consultato il Var, annulla per fuorigioco. Al 30’ viene espulso Hermannsson dopo una trattenuta su Di Carmine, che Santoro giudica da ultimo uomo, fra le proteste di tutta la panchina del Pisa. I nerazzurri rimangono in inferiorità numerica e, dopo otto mesi, torna in campo Antonio Caracciolo (al posto di Moreo) accolto da una calorosa e meritata ovazione.

Il Perugia, forte della superiorità numerica, si fa sotto ed al 38’ l’arbitro Santoro assegna un rigore agli umbri per un fallo di mano di Esteves su colpo di testa di Kouan. Dal dischetto Casasola spiazza Nicolas e per il Pisa la strada si fa in salita. Si crea anche un po’ di nervosismo per un ‘esultanza decisamente fuori dalle righe di alcuni giocatori biancorossi vicino alla Curva Nord, episodio che manda in bestia panchina nerazzurra e pubblico.

Il Pisa non ci sta ed inizia la ripresa sfoderando una prova di carattere: parte subito in avanti e conquista due calci d’angolo. E, come si suol dire, chi la dura la vince. Infatti al 50’  i nerazzurri acciuffano il pareggio, con una bella azione di Gliozzi che serve Morutan in area, il romeno si gira e lascia partire un diagonale che si insacca alla sinistra di Gori per l’ 1-1. Nerazzurri che insistono con Tourè il quale svetta più in alto di tutti su un lancio lungo, la sfera viene intercettata da Marin che lascia partire un’autentica “bomba” di destro che si insacca imparabilmente alla destra di Gori per il  2-1 finale.

 

È un successo che vale oro, viste le circostanze in cui è maturato. Voglio ancora una volta dire ai nostri giocatori, semplicemente grazie, siete stati stoici, perché né certe decisioni cervellotiche nella direzione della gara, né l’inferiorità numerica sono riuscite ad abbattere una squadra di guerrieri come voi, che non finisce mai di stupirci.

Ora pensiamo alla gara di martedì 28 febbraio al “Tardini” con il Parma, dove un altro successo da parte dei nerazzurri non è affatto campato in aria, grazie anche al sostegno del magnifico pubblico pisano che sarà presente numeroso anche nella città ducale, nonostante il giorno lavorativo e l’orario serale. Dai ragazzi, il sogno deve continuare per trasformarsi in realtà. Noi ci crediamo. Forza Pisa

Maurizio Ficeli

 

PISA – Nicolas, Esteves (70’ Sibilli), Hermannsson, Barba, Beruatto; Tourè, Nagy (81’ De Vitis), Marin; Morutan (70’ Calabresi), Moreo (41’ Caracciolo), Gliozzi (81’ Masucci). A disp. Livieri, Torregrossa, Mastinu, Zuelli, Gargiulo, Tramoni M., Tramoni L.. Allenatore: Luca D’Angelo

PERUGIA – Gori; Dell’Orco (13’ Curado) Sgarbi, Struna (84’ Iannoni) Casasola, Santoro (84’ Vulikic), Bartolomei (57’ Maris), Paz; Luperini; Di Carmine, Kouan (57’ Capuzzi). A disp. Furlan, Abibi, Vulic, Maria, Onhishenko, Baldi, Seghetti, Sulejmani. Allenatore: Fabrizio Castori

Marcatori: 39’rig. Casasola (Pg), 50’ Morutan (Pi), 58’ Marin (Pi)

Arbitro: Alberto Santoro (Messina)

Ammoniti: D’Angelo (Pi). Marin (Pi), Casasola (Pg), Beruatto (Pi), Kouan (Pg), Touré (Pi), Curado (Pg), Masucci (Pi) Espulso Hermannsson (Pi) al 30’ e Paz (Pg) per gioco scorretto al 76’

 

Foto: Gabriele Masotti

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