Paolo Lazzari

La Fiorentina che riemerge da La Spezia con tre punti sudatissimi imprime, se non altro, una sferzata ad un campionato dalle cadenze lugubri. Presto per dire se le fuligginose prestazioni di ottobre possono dirsi alle spalle, anche perché i tre punti cavati dal Picco non sono stati certo accompagnati da una performance scintillante. Italiano ci aveva anche provato a rimescolare il mazzo: in campo con il 4-2-3-1, Saponara invitato ad abbeverare l’estro intermittente di Jovic. Un mutamento di paradigma interessante, almeno finché resta collocato nella corteccia cerebrale del mister. All’atto pratico, invece, la svolta si rivela parzialmente friabile.

La viola appare sì più fluida, però è lo Spezia a dirigere la gara. I liguri potrebbero anche passare in vantaggio, ma il cinismo non è un tratto distintivo da queste parti. La rete di Milenkovic è ossigeno buono per un gruppo che fatica maledettamente a trovare lo specchio, ma se non riesci a prevalere nelle zone fulcro del campo il copione offre in serbo soltanto pietanze indigeste. Il palo centrato da Jovic parrebbe vaticinare uno script differente, ma le fiammate sfumano in dissolvenza quando non sei tu a condurre. Così, quasi fosse una sentenza scolpita nella pietra, arriva il pareggio di Nzola, uno che quest’anno pare averci preso gusto e confidenza. Botta che affligge e spezza il respiro ad altezza sterno. La Fiorentina non si scompone, ma la reazione orchestrata sembra comunque tiepida. Dentro Terzic e Cabral per provare a bucare il grigio siderale che ammanta l’ennesimo match di questo inizio di campionato viola.

Quando lo Spezia resta in dieci un barlume di speranza torna a rinfocolare i cuori viola. Eppure anche qui la manovra continua a rivelarsi ingolfata, sebbene le trame, almeno a livello concettuale, appaiano quelle giuste. Serve attendere il gong per riuscire a spuntarla, grazie al guizzo squarciante di un Cabral che intende scucirsi sempre più di dosso l’etichetta di centravanti irrilevante.

Tre punti gonfiano di aria buona i malandati polmoni gigliati: medicina vitale, eppure ancora non sufficiente. Per certificare la guarigione servirà affiancare allo scatto in classifica prestazioni più convincenti. Nel frattempo va benissimo continuare ad inalare.

 

 

Foto e video: Acf Fiorentina (Facebook)

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