Luca Bocci

Se hai la sfortuna di incontrare ovunque nel mondo un toscano, puoi stare sicuro che ci metterà cinque minuti cinque prima di iniziare a glorificare le incredibili bellezze di questa terra. I foresti lo trovano spesso fastidioso ma non c’è niente da fare. Non lo facciamo apposta, è più forte di noi. D’altro canto, però, ditemi un altro posto al mondo dove può capitare di trovare nel mezzo della campagna un piccolo, poco conosciuto gioiello dell’architettura del Cinquecento, mentre magari stavi cercando un ristorante tipico o una cantina dove provare il “vino buono”.

A metà strada tra Firenze e Siena, dove la Valdelsa si confonde con il Chianti, potete trovare qualcosa di davvero unico. Laggiù, in cima ad una collinetta solitaria, la figura inconfondibile della cupola del Brunelleschi, perfetta in ogni dettaglio ma molto più piccola. Se vi prendeste il tempo di andare a vedere di cosa si tratta, scoprireste che questa piccola cappella è stata costruita sul posto esatto dove, più di otto secoli fa, l’imperatore Federico Barbarossa volle costruire dal nulla una città in grado di rivaleggiare con l’influenza fiorentina nella Toscana centrale. La minaccia fu presa talmente sul serio che, quando finalmente riuscì a piegarne la resistenza, Firenze volle che non rimanesse in piedi nemmeno una pietra. Per non saper né leggere né scrivere, imposero poi un divieto draconiano: su quella collina non si può costruire NIENTE, nemmeno una baracca. ASCOLTA LA STORIA

 

La crescita fulminea e il declino precipitoso della città che osò sfidare Firenze è una delle storie meno conosciute e più affascinanti di questa terra. Ecco perché questa settimana What’s Up Tuscany vi porterà nel Chianti per raccontarvi la triste storia di Semifonte, l’orgogliosa città nata dal nulla che volle incrociare le spade contro Firenze e ne uscì assolutamente devastata.

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Foto: Wikipedia

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