Le cronache dei giornali locali di Pisa riportano l’ennesima protesta di alcuni cittadini stufi di dover sopportare il degrado in piazza dei Cavalieri, nel pieno centro storico. Musica fino al mattino, persone che si ubriacano, bottiglie rotte e sporcizia, tamburi e schiamazzi fino a notte inoltrata. Una tale inciviltà non potrà mai essere confusa con il legittimo desiderio di divertirsi dei più giovani. Nessuno venga a dire che questo disagio è il prezzo da pagare per la libertà. Tutt’altro, qui si nega la libertà dei cittadini che vivono nei dintorni, costretti a subire un simile degrado notturno.

La giunta di centrodestra ha provato, in passato, ad affrontare di petto il problema, ponendo forti restrizioni. Il problema, però, è che risulta difficile controllare la piazza 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. E non possiamo dimenticare le polemiche politiche che scoppiarono dopo l’ordinanza del sindaco Michele Conti, che vietava persino di sedersi sugli scalini presenti nella grande piazza progettata dal Vasari.

Lo sforzo dell’amministrazione comunale la città è notevole: tutte le mattine c’è un servizio puntuale di pulizia che riporta la piazza in ordine, e ogni tanto si segnalano sequestri di impianti abusivi (casse musicali) e multe contro chi se ne frega delle regole. Il problema principale, però, l’occupazione notturna da parte di gruppetti più o meno rumorosi, va avanti senza soste.

Ipotizzare una chiusura della piazza forse sarebbe eccessivo (e ingiusto). Però non si può fare finta che il problema non esista. E non si può tollerare che una simile situazione di degrado vada avanti. Non è tollerabile. Ci vogliono idee e, forse, sarebbe utile una forma di mediazione, coinvolgendo i giovani, le associazioni di cittadini e tutte le forze politiche. Chi ha a cuore la città si faccia avanti con idee e proposte. Pisa deve e può essere viva e civile al tempo stesso.

 

 

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