Giuseppe Capuano

Tra i moltissimi eventi di Internet Festival, che si svolge ormai da 12 anni a Pisa, non mancano mai quelli dedicati al mondo dello sport. Sono quelli che seguo di più, insieme a quelli dedicati alla tecnologia e alle visioni sul futuro. Quest’anno il tema era l’imperfezione, da opporre a termini come velocità, potenza, perfezione, infallibilità, grandezza, efficacia. I termini cioè che più spesso sono associati all’innovazione digitale. E di imperfezione, a stirare un po’ il concetto, si è discusso durante la presentazione del libro “Il grande ripasso del calcio”. Imperfezione della nostra memoria, e della mente in generale, che somma ricordi “veri” a “invenzioni, sogni e desideri”. Che un giorno sembra un perfetto database e quando meno te l’aspetti ti lascia in balia della più terribile dimenticanza.

Il libro, edito dalla Rizzoli, è curato da due simpatici autori: Riccardo Russo e Daniele Villa della community calcistica “Chiamarsi Bomber” che vanta ormai milioni di followers. È uscito all’inizio della scorsa estate e non a caso, perché è un libro leggero, comodo, divertente, per rilassarsi al mare, per divertirsi con gli amici. Ma andrà bene anche questo inverno, a scaldarsi al fuoco di un camino. È un libro manuale, il cui zoccolo duro sono quiz, cruciverba, domande, abbinamenti.

È un libro di racconti, per ricordare momenti sensazionali del grande calcio e per ravvivarli con i nostri avvenimenti personali. È un libro di sogni e di mondi paralleli, dove per esempio Filippo Inzaghi non era il cannibale d’area che tutti abbiamo conosciuto ma un assist man altruista che rinuncia a un goal già fatto per passare la palla al suo amico e compagno Barone; roba da libro Cuore, insomma. È un libro di suggerimenti per il fantacalcio. È un libro pieno di numeri e date.

Come recita l’ultima di copertina è “il primo quaderno di compiti delle vacanze per adulti interamente pensato per chi ha un pallone al posto del cuore”. E il titolo lo rileva in maniera precisa con quel termine, desueto e efficace al tempo stesso, RIPASSO, che rimanda ai nostri Bignamini da studenti, alle giornate afose costretti a ripetere brani o formule per evitare bocciature settembrine. Ma qui non viene bocciato nessuno, è un ripasso allegro, gioioso, specie se fatto in compagnia degli amici e, almeno per una volta, riesci a battere il tuo amico tassonomico e con la memoria elefantiaca.

La presentazione si è svolta così come è il libro, con letture, quiz per i presenti, aneddoti e Riccardo e Daniele sembravano proprio far parte della tua cerchia di amici amanti del pallone. Un piccolo difetto? Il target dei lettori/giocatori va dai 30 ai 50 anni. E io? Che supero i 70 anni e mi ricordo meglio il calcio degli anni ‘60/’70, per quella conformazione tipica della memoria selettiva e limitata? Vabbè, aspetterò il prossimo numero. E già, perché Riccardo e Daniele hanno annunciato che stanno pensando a una pubblicazione periodica,
addirittura annuale.

Secondo me, annuale sarebbe troppo, anche perché loro stessi hanno dichiarato che per preparare questo numero hanno lavorato tantissimo per documentarsi con giornali, filmati, fotografie, ecc. Penso che andrebbe bene ogni 4 anni, come la cadenza dei mondiali. Mi aspetto dunque nel prossimo numero un racconto irreale su un’Italia che non solo si qualifica agli ultimi mondiali in Qatar, con Jorginho che segna almeno uno dei due rigori alla Svizzera, ma che addirittura li vince.

Giuseppe Capuano

 

 

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