Francesco Fasulo

Stiamo organizzando la trasferta di Palermo ma sette ottavi dei partecipanti non vuole saperne se non ci sarà un cambio in panchina. Dagli imbattibili agli inguardabili il passo è stato fatto.

Guardo dalle tribune della città più commovente del mondo, per bellezza, uno spettacolo tragicomico di tristi ombre senza preparazione né mordente sufficiente ad affrontare un campionato così infido.

Il maestro, come lo chiamano alcuni ben informati, non cambia fino al 78° con quattro ammoniti e subisce il rosso senza motivo. Il secondo tempo senza superare la metà campo. Un tiro in porta. Tutti sotto la sufficienza.

Non fischierò mai i resti della mia squadra. Non provo nessuna sensazione mentre guardo queste sfide senza pathos, di livello bassissimo, senza mai nulla di bello.

Oggi ho avuto la sensazione di aver buttato una giornata di lavoro, un sacco di tempo da spendere a Venezia, tre ore di sonno, 100 euro per assistere alla creazione del brodino da dare al moribondo. Rimettete al suo posto l’unico artefice delle nostre fortune. Richiamate alla svelta l’Omone, che non firma perché vuol tornare a casa sua. La nostra.

Scrivi un commento