Andrea Cosimi

Completata la partenza ad handicap, adesso siamo ultimi. Quella partenza ad handicap anticipata come probabile, auto assegnandosi una serie di attenuanti che hanno subito indebolito l’ambiente e la determinazione a vincere, un capolavoro all’incontrario.

Una squadra che non ha un leader dietro né uno in mezzo, dove ognuno sembra faccia il proprio compitino senza particolare convinzione né veemenza. Quel meraviglioso Pisa delle passate stagioni, sempre incavolato e indemoniato su ogni pallone, si è dissolto come neve al sole dal giorno dopo la finale persa per effetto di una incomprensibile serie di ritardi, dall’individuazione del nuovo mister, adesso da mettere inevitabilmente in discussione anche se le colpe di questo disastro iniziale non sono tutte sue, ad un mercato al rallentatore passando da un ritiro che non ha portato alcun valore aggiunto.

Pisa davanti nettamente più debole dell’anno passato e che appare complessivamente fragile e ingenuo, fisicamente e psicologicamente. Non era facile dilapidare il patrimonio di forza che avevamo accumulato, invece dal giorno dopo Monza ci siamo riusciti andandosi a cercare una rivoluzione i cui risultati, ad ora, sono innegabili. Sicuramente il proposito era di far bene, ma andare a cercarsi una rifondazione proprio nel campionato di B più difficile e competitivo mai visto è stato un rischio che adesso presenta il conto.

Si dirà… siamo solo alla quarta giornata… stiamo calmi… vero, mancano trentaquattro giornate per centrare la Salvezza, e questo può essere possibile. Ma il primo step va posizionato al due gennaio, momento nel quale il Pisa dovrà essere rafforzato in modo importante, a partire dal settore offensivo.

Non basta avere giocatori tecnicamente bravini, in B ci rimani se hai il sangue agli occhi, se dietro smetti di ballare, se in mezzo sei più cazzuto e se davanti hai un inesorabile bomber da doppia cifra. Io sono preoccupatissimo, un Pisa così fumoso e poco incisivo non lo ricordavo da anni.

Adesso sta alla Società e a Maran trovare da subito la chiave per riaprire la porta alla speranza, perché arriva la capolista Reggina, miglior attacco, miglior difesa, guidata da un ottimo Inzaghi, grintoso e ambizioso.

Credo sia giusto dare tempo a Maran fino alla sosta, ma se continua questo andazzo anche lui potrebbe e dovrebbe essere messo in discussione. Una sofferenza di questo tipo non se la meritano i cinquemila abbonati nè tutta la tifoseria, da sempre paziente e comprensiva anche di fronte ad errori ripetuti.

Pisa svegliati, a tutti i livelli, perché continuando così rischi di ritrovarti in serie C.

Andrea Cosimi

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