Maurizio Ficeli

Il Pisa esce sconfitto per uno a zero nel match casalingo contro il Genoa, ma a testa alta in un’Arena tutta esaurita. Una gara affrontata senza esclusione di colpi da ambo le parti. Peccato per l’infortunio di Torregrossa al 12′ del primo tempo, sostituito da Morutan. Al 29′ il Genoa passa in vantaggio con una azione di rimessa, grazie ad una palla di prima da Coda per Ekuban che eludendo la guardia di Canestrelli, supera il portiere nerazzurro Nicolas in uscita con un pallonetto segnando l’uno a zero per i grifoni.

I nerazzurri di mister Rolando Maran, spinti dal continuo incitamento del pubblico, le tentano di tutte ma il risultato non cambia ed il Genoa conquista una vittoria preziosa per il suo cammino verso la vetta del girone. Pisa e Genoa si sono ritrovate dopo 22 anni se si considera una sfida di Coppa Italia, mentre a livello di gare di Campionato sono ben 31 anni, dai tempi della gestione Anconetani, che le due squadre non si affrontavano.

Una partita di cartello con una grande cornice di pubblico, oltre duemila i tifosi arrivati da Genova. Tifo caloroso da ambo le parti, il tutto nella correttezza e nel ricordo del pisanissimo Gianluca Signorini, capitano di entrambe le squadre ed a cui è intitolata anche la gradinata dell’Arena. Prima del fischio di inizio, infatti, da sottolineare che i capitani di entrambe le squadre sono entrati in campo indossando una maglia con il nome e il numero di Capitan Signorini, scambiandosela in segno di amicizia in sua memoria, fra gli applausi di tutto il pubblico. Grande colpo d’occhio della Curva nord e della Gradinata, ma tutto il pubblico pisano ha risposto alla grande. Bello anche il colpo d’occhio della Sud occupata, come già ricordato, da oltre 2.000 genoani e spettacolare il loro sventolio di bandieroni. Tifosi liguri presenti in buon numero anche nella parte sud della tribuna coperta.

Lo scambio delle maglie in memoria di Gianluca Signorini

Oltre a Signorini, sono stati ricordati altri tre doppi ex scomparsi come Franco Rotella, Luigi Simoni e Andrea Fortunato. Tifo continuo da ambo le parti con i pisani che si sono fatti valere dando una grande carica alla squadra di mister Maran. Un tifo da serie A con la presenza di 9.842 paganti.

Il Pisa parte bene ed attua anche un buon possesso palla ma, come già detto, al 29′ è il Genoa a portarsi in vantaggio e per i nerazzurri la strada si fa in salita. Ma la Curva nord non si perde d’animo: “Non ti arrendere mai, lotta e vinci per noi”. Si va al riposo in svantaggio. Inizia la ripresa e va avanti la rumba del tifo da parte della Nord con tanto di fumogeni che tolgono la visibilità anche in campo dando la sensazione di banchi di nebbia in Val Padana. Il Pisa cerca in tutti i modi di acciuffare il pareggio, ma i grifoni genoani controllano bene la situazione.

Dopo 5′ di recupero svanisce il sogno di conquistare almeno un pari che a onor del vero sarebbe stato il risultato più giusto, perché i nerazzurri hanno dato filo da torcere al Genoa, anche dopo l’espulsione di Calabresi all’85’ per somma di ammonizioni. Le dichiarazioni a fine gara del mister dei liguri Blessin dimostrano che è andata così: oltre ad aver dichiarato che la propria squadra aveva iniziato male la gara ed il Pisa era più in partita, ha aggiunto che la sua squadra ha rischiato troppo e doveva chiudere prima la gara. Sono dichiarazioni significative anche se non portano punti in classifica al nostro amato Pisa , ma da qui bisogna ripartire, cercando di perfezionare quello che non è andato, cominciando però a fare punti, ad iniziare dalla prossima gara di Bolzano con il Sudtirol degli ex Berra, Marconi e Siega.

Per essere il Genoa una corazzata, il Pisa al suo cospetto non ha sfigurato. Al termine della gara ai nostri giocatori è stato tributato una grande ovazione da parte della Curva nord, che dopo il fischio finale ha continuato a cantare esibendo una grande sciarpata in segno di incitamento.

Ora mi rivolgo umilmente e con affetto ai nostri ragazzi, che io chiamo “i miei campioni”: la gente è con voi e vi sostiene sempre, ora però è necessario cominciare a mettere in saccoccia qualche punto, perché, pur con tutte le attenuanti di cui siamo consapevoli, un punto in tre partite francamente non è il massimo, anche se sono certo che usciremo alla grande da questo momento di difficoltà perché ne abbiamo i mezzi. Il mio vuole essere un incitamento, non una critica, perché ormai mi conoscete e sapete quanto ci tengo alla squadra, e guardate, personalmente sto scrivendo queste righe, che sono le due di notte, perché non riesco a prendere sonno, quando il Pisa perde sono sotto choc, mi fa questo effetto negativo.

Francamente mi sono anche un po’ scocciato di vedere esultare sempre le tifoserie avversarie. Quindi è l’ora di interrompere tutto questo, andando a vincere a Bolzano: le possibilità le abbiamo alla grande per cominciare a scalare la classifica e raggiungere le posizioni che meritiamo.

Maurizio Ficeli

Tifosi del Pisa

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PISA – Nicolas; Calabresi, Canestrelli, Rus (84′ Piccinini), Beruatto; Marin (46′ Cissè), Ionita, Nagy (80′ Masucci), Tourè; Torregrossa (12′ Morutan), Sibilli (80′ Tramoni M.) A disp. Dekic, Livieri, Hermannsson, Jureskin, Mastinu, Masucci, De Vitis, Tramoni L.. Allenatore: Rolando Maran

GENOA – Martinez; Hefti, Dragusin, Bani, Pajac (46′ Ilsanker); Portanova (64′ Jagiello), Frendrup, Badelj (75′ Galdames), Gudmundsson; Ekuban (88′ Yeboah), Coda (64′ Yalcin). A disp. Semper, Vodisek, Sabelli, Czyborra, Vogliacco, Aramu, Masini. Allenatore: Alexander Blessi

Marcatori: 29′ Ekuban

Ammoniti: Bani (G), Coda (G), Calabresi (G), Nagy (P), Canestrelli (P)
Espuls: Calabresi (P) per doppia ammonizione (85′)

Arbitro: Daniele Chiffi di Padova

Foto: Gabriele Masotti

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